E’ la prima richiesta ufficiale. Potrebbe essere l’inizio dell’offensiva.

I funzionari della regione russa in Ucraina di Donetsk hanno chiesto a Mosca di inviare aiuti urgenti nel mezzo di un peggioramento della situazione di stallo attraverso la linea di contatto, con le truppe di Kiev e quelle fedeli alle due autoproclamate repubbliche russe che si accusano a vicenda di pesanti bombardamenti.

Parlando lunedì al canale YouTube di Solovyov Live, Eduard Basurin, portavoce della Milizia popolare di Donetsk, ha affermato che Mosca dovrebbe fornire supporto morale “prima di tutto”, ma che “non rifiuterei nulla – è necessaria anche l’assistenza militare, in diverse forme.”

Una prima richiesta ufficiale.

Il funzionario ha anche affermato che c’è una guerra in corso nel Donbass, aggiungendo che “la situazione non è solo difficile, è genuinamente critica”.

Le forze separatiste e quelle fedeli al governo di Kiev hanno avvertito negli ultimi giorni di una forte escalation delle ostilità lungo la linea di contatto, accusandosi a vicenda di sparare razzi, colpi di mortaio e armi leggere attraverso la divisione.

Citando nuovi timori per i combattimenti, i leader ribelli delle cosiddette Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk hanno annunciato venerdì di aver iniziato a evacuare i residenti in Russia a causa del deterioramento della situazione della sicurezza e hanno ordinato la mobilitazione di tutti gli uomini normodotati essere pronti a combattere in un potenziale conflitto.

Lunedì, i funzionari di Donetsk hanno dichiarato lo stato di emergenza, affermando che le loro stazioni di pompaggio avevano smesso di funzionare durante i bombardamenti e che non erano in grado di distribuire acqua potabile. “In connessione con intensi attacchi di artiglieria … negli ultimi giorni, ci sono state una serie di violazioni del normale funzionamento dei sistemi di supporto vitale”, hanno affermato i funzionari. Secondo loro, più di 21.000 residenti sono rimasti senz’acqua.