Consulta, quindi nominati dal PD decidono sulla vostra vita: ammessi 4 referendum, attesa per le canne

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Il Pd ha occupato lo Stato.

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Sono in tutto quattro, per ora, i referendum ammessi dalla Corte costituzionale in materia di giustizia, ma l’esame degli altri quesiti prosegue. Lo sottolinea la stessa Consulta in una nota. Quelli che hanno sinora superato positivamente il vaglio dell’ammissibilità riguardano l’abrogazione delle disposizioni in materia di incandidabilità (legge Severino), la limitazione delle misure cautelari, la separazione delle funzioni dei magistrati e l’eliminazione delle liste di presentatori per l’elezione dei togati del Csm. «I suddetti quesiti – spiega la nota – sono stati ritenuti ammissibili perché le rispettive richieste non rientrano in alcuna delle ipotesi per le quali l’ordinamento costituzionale esclude il ricorso all’istituto referendario».

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I lavori della Corte Costituzionale proseguono ora con l’esame dei rimanenti quesiti. I giudici della Consulta, infatti, devono completare l’esame relativo all’ammissibilità dei referendum inerenti la responsabilità civile diretta dei magistrati e sulla partecipazione degli avvocati ai Consigli giudiziari. Attesa anche per l’esame del quesito sulla “cannabis legale“. La decisione su questi ultimi quesiti non dovrebbe tardare, dal momento che alle 18 il presidente Giuliano Amato terrà una conferenza stampa.

Al di là del merito, quanto è democratico che quindici oligarchi nominati, quasi tutti referenti del Pd, decidano su costituzionalit delle leggi e ammissibilità referendum, di fatto ergendosi sopra la sovranità popolare?