Migrante, brutali rapine contro gli italiani: 40 giorni di prognosi

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Vengono in Italia a delinquere perché male che vada tornano a casa. Ed è già un evento altamente improbabile.

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Si è corso il rischio che mandasse qualcuno al creatore il romeno trentenne rapinatore seriale rimpatriato in Romania ieri dopo l’ennesimo raid del giorno prima. L’uomo che è stato rapinato a sud di Porto Sant’Elpidio poco prima del ponte di collegamento con Lido Tre Archi ha riportato una prognosi di 40 giorni.

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E’ stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Il giorno prima era stato rubato il cellulare a un’altra persona a sud del ponte. Il soggetto in questione pare che abbia una fedina penale chilometrica, prima del rimpatrio entrava e usciva di galera. Gli agenti della questura l’hanno accerchiato e lo hanno potuto acciuffare dopo l’ennesimo colpo. Era diventato il terrore dei residenti tra Porto Sant’Elpidio e Fermo. Dall’inizio del mese di febbraio il romeno avrebbe assaltato e derubato persone di passaggio tra le due riviere al di là e al di qua del ponte. Tra la pista ciclabile e nelle vie interne. La Squadra mobile ha potuto accertare che il romeno faceva la posta alla gente di passaggio e dopo il tramonto entrava in azione. Con minacce e l’uso della violenza si faceva consegnare di tutto, orologi, gioielli, portafogli e cellulari. Se il povero malcapitato faceva resistenza veniva aggredito con pugni e con il cacciavite o la lama di un coltello. In coppia in pochi giorni lui e un compare avrebbero messo a segno almeno 6 rapine. Ora è caccia la complice.