“Gli immigrati seminano terrore, sono privilegiati intoccabili dalla polizia” – VIDEO

Vox
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“Gli immigrati seminano il terrore, i cittadini hanno paura di loro”. Lo ha detto in consiglio comunale il decano della politica marsalese, Pino Ferrantelli, intervenendo sulla mozione contro i sedicenti atti di ‘razzismo’ presentata da tal Nicola Fici.

“Gli immigrati seminano terrore in città. I marsalesi hanno paura di loro, e spesso le forze dell’ordine hanno le mani legate perché gli immigrati sono dei privilegiati”.

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E’ vero lo stesso in tutta Italia.




2 pensieri su ““Gli immigrati seminano terrore, sono privilegiati intoccabili dalla polizia” – VIDEO”

  1. I toponimi arabi devono essere cancellati, hanno il sapore della conquista!!
    Almeno nei toponimi non devono rimanere tracce del crudelissimo giogo islamico.
    Marsala, il porto di Allah!!, deve tornare a chiamarsi Lilibeo (l’antica Lilybaeum).
    Caltanissetta deve tornare a chiamarsi Nisa o Nissa (coll’aggiunta dell’arabo Qal ‛at «castello», sarebbe derivato il nome attuale).
    Caltabellotta, Qal‛at al-ballūṭ (castello delle querce), deve tornare a chiamarsi Camico o Triocala.
    Caltagirone deve chiamarsi o Rocca di Gerone o Rocca dei Gelesi.
    Calatafimi Segesta deve chiamarsi solo Segesta.
    (Nei casi in cui il toponimo originario non esiste, s’inventa.)
    Il capoluogo della Sicilia deve tornare ad essere Siracusa, Palermo è il capoluogo scelto dagli arabi all’inizio del IX secolo, perché la conquista partì dall’occidente.

    1. In epoca aragonese il Re Martino aveva spostato la capitale del Regno di Sicilia da Palermo a Catania. In effetti, per anzianità di fondazione, dovrebbe essere Siracusa il capoluogo dell’isola. Palermo e la Sicilia occidentale sono indubbiamente le aree in cui la nefasta dominazione islamica lasciò più tracce, sul piano glottologico e architettonico.

      L’operazione toponomastica da te suggerita fu fatta in epoca fascista con Castrogiovanni divenuta Enna (da Castrum Hennae), Girgenti divenuta Agrigento (Agrigentum) e Terranova di Sicilia divenuta Gela, che però non era di origine saracena. E altri comuni di cui non ricordo. E’ complicata da fare, perché per quanto ad esempio talvolta si indica ciò che è inerente con Marsala come “lilibetano”, difficilmente la popolazione si adeguerebbe al ripristino del toponimo Lilibeo. Gli abitanti di Caltanissetta sono detti nisseni, ma vedo anche qui complicata la riassunzione del toponimo Nissa. Ma ancora più complicato vedo il cambio di nome per Caltagirone, che in epoca araba si chiamò Qal’at Giran, ma che secondo alcuni rappresenterebbe l’arabizzazione del toponimo greco Kalatageron. Comunque, la maggior parte dei toponimi siciliani sono di origine greca, a cominciare dalle tre maggiori città, ovvero Palermo (Pâshórmos poi latinizzato in Panormus), Catania (Katane), Messina (Messene, che alla fondazione si chiamava Zancle).

      I peggiori lasciti della dominazione araba in Sicilia sono stati culturali e in minima parte antropologici.

I commenti sono chiusi.