Migranti spaccano tutto: “L’Italia è il paradiso dei delinquenti”

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“Ruba rapina fai quello che vuoi questo è il paese dei balocchi”. Così una scritta in lingua rumena su di un muro di Milano.

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In Romania la polizia, non solo non è molto morbida nell’affrontare la criminalità “minore”, ma è anche solita controllare in maniera estremamente capillare il territorio. E la legge, nella terra del conte Vlad, non concede molte possibilità di riduzioni di pena o di permessi dalle loro notoriamente poco accoglienti carceri.

Questo avviene più o meno in tutti i paesi dell’Est o ex socialisti, tant’è che la stragrande parte delle case, non solo non è dotata di inferriate alle finestre, ma nemmeno di tapparelle, e nessuno solitamente si permette di entrarti in casa senza invito.

Chi scrive può testimoniare personalmente di quanto scritto avendo soggiornato diverse volte in case private in Lituania, Polonia, Romania, Bulgaria, Repubblica Ceca…e, davanti ai dubbi per la mancanza di dispositivi di sicurezza, veniva sempre tranquillizzato.

Più o meno lo stesso discorso si potrebbe fare con i paesi del Nord Africa, durante una intercettazione telefonica, si è registrata l’esternazione di uno scafista che tranquillizzava un complice dicendogli: “non ti preoccupare non ti faranno nulla se ti beccano, questo è un paese di handicappati…”. In fondo, dal loro punto di vista, come dargli torto?

L’Italia è un paese estremamente permissivo e lassista. Un paese dove una borseggiatrice seriale non sconta neanche un giorno di carcere dei tanti che le sono stati comminati poiché, vista la numerosa prole, nonché il permanente stato di gravidanza, le attenuanti e gli sconti si moltiplicano. Risultato: continua a borseggiare impunemente.

Un paese dove una errata visione di integrazione porta solo ad emarginazione e squilibri. Un drammatico fenomeno già visto in altri paesi. Si vanno ad aggiungere: immigrazione incontrollata regolare, disparità economiche, piani urbanistici concepiti apposta per creare dei ghetti, scolarizzazione carente, modelli culturali negativi, situazione carceraria esplosiva e ultimamente il disagio provocato da due anni di “lock down” applicati in maniera schizofrenica.

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Non vogliamo fare i giustizialisti, non sia mai! Tolleranza, rieducazione per chi sbaglia e integrazione sono valori fondanti della nostra società, libertà e diritti sono imprescindibili, ma qui siamo andati ben oltre.

La totale impunità per chi non paga l’affitto che, nonostante una procedura di sfratto avviata da anni, continua ad occupare abusivamente case, cumulando debiti per spese non pagate che dovrà poi sobbarcarsi il legittimo proprietario, è indegna di un paese civile. Forse ancora più indegno avere la certezza che il reo non solo non risarcirà mai nulla di quanto dovuto, ma non si farà nemmeno un giorno di carcere. Le vittime di questi abusi sono poi in grandissima parte persone che, con enorme fatica, si sono acquistati una casa attraverso impegnativi ed estenuanti mutui.

Milano e la Lombardia (quest’ultima governata dal centro destra, a parole molto impegnato a combattere i fenomeni di microcriminalità, nei fatti un po’ meno) certo non fanno eccezione quando si tratta di delinquenza. Basta farsi un giro sui treni serali e notturni dove il capotreno non si vede circolare tra le carrozze perché chiuso in cabina assieme al macchinista. Come dargli torto?

Bande di ragazzini arroganti e violenti, tossici, alcolizzati, clandestini, senza tetto che bivaccano, fumano, gridano, bevono…guai a redarguire o sanzionare, figuriamoci chiedere il biglietto! Il biglietto lo devono pagare sempre i soliti, gli stessi che devono poi subirsi pure gli aumenti. Vogliamo negare che sia così? Benissimo, fatevi un giro su qualche treno in certi orari, poi ci racconterete.

Come ignorare poi le mega risse tra giovanissimi che ultimamente, purtroppo, non sono sicuramente una rarità. Il problema non riguarda certo solo le periferie oramai sempre più simili a Banlieue parigine. Quanto accaduto in Duomo durante i festeggiamenti di Capodanno lascia sbigottiti: due ragazzine aggredite fino ad essere spogliate, con le forze dell’ordine “distratte” non essendo abituate a questo tipo di reato. Immaginarsi una cosa simile a Varsavia o Vilnius ci pare difficile, si sarebbe sentito rumore di manganelli fino da noi…Non stupiamoci se poi reati minori, come imbrattare muri, saltare regolarmente i tornelli per non pagare il biglietto, devastare treni (lo possiamo considerare reato minore?), possano mai avere delle conseguenze serie oltre ad una eventuale multa o lavoro socialmente utile.

D’ altronde la giunta attuale, supportata da una certa sinistra, è molto attiva a promuovere la cultura LGBT e i gay pride fino ad organizzare fiaccolate per testimoniare contro la bocciatura del Ddl Zan, meno quando si tratta di far rispettare le regole. Si emettono divieti di utilizzare petardi ma non se ne vieta la vendita permettendo poi di farli esplodere impunemente in mezzo alla gente. In tutto questo però notiamo un zelo teutonico nel controllare il green pass e l’utilizzo delle mascherine all’aperto. Questi sì, sono ormai considerati tra i più gravi reati.

Non importa invece se un transessuale sudamericano arrivato clandestinamente in Italia e tuttora irregolare sul territorio italiano, si dedichi con passione alla prostituzione di strada e nonostante i suoi precedenti per rissa, resistenza, spaccio e le svariate malattie dei quali porta il virus come HIV, epatite, sifilide, non possa essere rispedit* a casa perché la nostra legge lo/a tutela. L’importante per forze dell’ordine, governanti e organi di informazione è che abbia il green pass e sebbene costi un patrimonio per il nostro sistema sanitario a causa delle sue svariate patologie… il problema sono sempre e solo i no vax.




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