Il vero Salvini è prigioniero al Papeete, il suo sosia vota Mattarella

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Purtroppo in politica non conta solo prendere voti, ma farli anche pesare. Salvini ha dimostrato, in più di una occasione, di non esserne capace.

Da quel maledetto giorno del 2019, quando con quasi il 40 per cento dei voti, sei ministri, la vicepresidenza del Consiglio e il guinzaglio di Conte e Di Maio in mano decise una mossa priva di senso, non ne ha più imbroccata una.

Sia lui che Meloni hanno dimostrato una incapacità strategica fuori dal comune. Il senatore di Riad se li è mangiati entrambi a colazione.

Se non hai i voti per votare il tuo presidente, allora la scelta migliore era da subito Mattarella. Intanto perché è una bestia conosciuta, e poi, soprattutto, perché vista l’età dà l’alta possibilità che il prossimo Parlamento ne elegga uno finalmente rappresentativo della volontà popolare. Sempre che Salvini e Meloni non riescano nell’impresa quasi impossibile di perdere le prossime elezioni.

Certo, continuando a scimmiottare la sinistra progressista con demenzialità quali le ‘quote rosa’ è anche possibile ci riescano.

E allora, perché questa oscena manfrina durata giorni? Terminata con la ridicola presa per il culo delle donne? Salvini voleva dimostrare di averci provato prima di votare quello che aveva già deciso, Mattarella. Ma è stato un pessimo attore. E un regista ancora peggiore.

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Nel 2019 Salvini doveva rimanere al governo. Se proprio voleva fare saltare tutto, non doveva farlo al Papeete, ma a Lampedusa. E chiamare il popolo in piazza. Prendersi tutto. Andare a comandare davvero. Ma è stato timido. Come Trump. Timido e sciocco. Non ha ascoltato Vox, ha ascoltato chiappe chiacchierate. Il risultato è questo.

Una spiegazione è che il vero Salvini sia prigioniero nelle segrete del Papeete, e quello che lavora giorno e notte per poi votare Mattarella sia un sosia telecomandato da Giorgetti.

Ma, ovviamente, non tutto è perduto. Anzi. Il risultato alla fine è quello meno peggiore tra quelli possibili. E dall’altra parte i dementi abbondano.

Il primo passo? Visto che tanto il Quirinale è andato, unico motivo che ha portato Salvini ad appoggiare il governo Draghi, deve essere uscire dal governo e andare all’opposizione. Una decina di mesi urlando contro sbarchi e restrizioni – perché il virus colpirà ancora più duro – sarebbero perfetti.

E poi mollare Forza Italia. Che vada con Renzi, così toglieranno voti al Pd.

Ma Salvini lo capirà? Se ascolta Giorgetti e Zaia no.




4 pensieri su “Il vero Salvini è prigioniero al Papeete, il suo sosia vota Mattarella”

  1. Può farlo? Dobbiamo ragionare come se fossimo in una guerra non dichiarata, perché la pandemia e’ una guerra battereologica dichiarata all’Occidente: la risposta al virus mutante al momento è somministrare piccole dosi la tossina del virus sperando che quando arrivi la mutazione brutta non muoiono troppe persone, ma al momento la medicina “vaccin o” fa più danni del coronavirus. Salvini deve dire la verità, ovvero che lo stato d’emergenza in realtà è lo stato di guerra o d’assedio che Mattarella non ha nemmeno avuto il coraggio di promulgare.

  2. Come scrive Blondet, adesso arriverà la parte più dura. Saranno cazzi nostri. Mummiarella 2, il ritorno permetterà tutto a Grisù e Bob Hope.

    Rubo un attimo la parte ad Antani (non me ne volere, il plagio è la forma suprema di ammirazione!):

    Mummiarella – il ritorno
    Di Matthew Salvin e Georgina Speloni

    Con:
    Sergey Mummiarella come Imhotep
    Toni Iwobi come Meela, Anck – Su – Namun
    Moria Ghradi come Rick O’Connell
    Il Cavaliere Silvio come Ardeth Bay
    Bob Hope come Evelyn Carnahan
    Pierpaolo a Roma come Jonathan Carnahan
    Matthew Bassetts come il Re Scorpione
    e per la prima volta sullo schermo Giggino o’ Bibbitaro come Alex O’Connell

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