Stupri Capodanno, polizia nelle tane degli stupratori nordafricani – VIDEO

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Milano, violenze di Capodanno in piazza Duomo: altre 5 perquisizioni. Il video:

Stupri Duomo, indagati 5 nordafricani con per stupro tedesche: ‘trattate come merce, dicevano ‘quella passala a me”

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Violenze di Capodanno in piazza Duomo, altre cinque perquisizioni a Torino. Gli agenti della Squadra mobile di Milano hanno passato al setaccio nelle ultime ore le abitazioni di tre italiani di origine marocchina e di due marocchini titolari di permesso di soggiorno, tutti di età compresa tra 19 e 24 anni; di questi, tre risultano indagati nell’inchiesta della Procura che sta facendo luce sugli assalti di gruppo andati in scena la prima notte del 2022 in pieno centro.

Secondo quanto risulta, negli appartamenti sono stati sequestrati dispositivi elettronici e indumenti corrispondenti a quelli indossati quella sera. Gli agenti di via Fatebenefratelli, guidati dal dirigente Marco Calì, sono stati coadiuvati dai colleghi della sezione di polizia giudiziaria della Procura, della Mobile di Torino e dei Reparti Prevenzione Crimine Lombardia e Piemonte.

Dalle ultime audizioni delle vittime nell’indagine è emerso che le ragazze, come hanno raccontato, sono state trattate dal “branco” come “merce”, tanto che i giovani mentre le violentavano dicevano tra loro, come risulta dalle testimonianze, “passamela a me, quella dalla a me”. Stando a quanto riferito, in relazione ai primi tre episodi di abusi emersi nell’inchiesta, per un totale di nove vittime accertate, tra cui le due turiste tedesche, sono già stati iscritti nel registro degli indagati molti componenti del branco, almeno una quindicina finora ma il numero sale continuamente. E dunque anche altri ragazzi del ‘pacchetto’ degli indagati avrebbero preso parte, secondo la Procura, alle violenze sulle due ragazze straniere. Ai due giovani finiti in carcere nei giorni scorsi, invece, sono stati contestati, a vario titolo, gli altri due casi.

Vanno avanti gli accertamenti investigativi, coordinati dall’aggiunto Maria Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo, per attribuire precise responsabilità, anche grazie ai riconoscimenti fotografici e alle dichiarazioni delle vittime, ad ognuno dei presunti componenti del branco nei vari casi venuti a galla mano a mano nell’indagine. Inchiesta dalla quale è emerso che i diversi gruppi di ragazzi si sono mossi con una sorta di “rituale brutale”, che prevedeva l’accerchiamento con “anelli umani” delle vittime, strette nella morsa, nascoste alla vista delle forze dell’ordine e trattate come “oggetti”. Trattate allo stesso modo dei tanti telefoni e borse che sono stati portati via nel corso delle aggressioni. Tredici giorni fa, la prima svolta all’indagine con 18 perquisizioni tra Milano e Torino, 12 indagati e due fermi per violenza sessuale di gruppo, rapina e lesioni.




8 pensieri su “Stupri Capodanno, polizia nelle tane degli stupratori nordafricani – VIDEO”

  1. chi va invece a perquisire questi poliziotti?

    non erano loro che hanno permesso questi stupri, senza muovere un dito?
    non sono loro che vanno in 8 ad arrestare chi non porta la mascherina
    e a pochi metri, gli islamofascisti spacciano in allegria senza che nessuno gli dica nulla?

    Non sono loro gli storici amici di Salvini e delle destre?

  2. E se un giorno anche i poliziotti fossero mussulmani?
    Potrebbero depistare le indagini.
    Potrebbero favorire i crimini.
    La pulsione di morte che affligge gl’immigrazionisti sta distruggendo la nazione.
    Durante il colonialismo le pulsioni distruttive erano espresse verso l’esterno. Oggi le pulsioni omicide sono rimaste, ma hanno cambiato direzione, si rivolgono verso la nazione stessa, sono impulsi autodistruttivi.
    È lo stesso desiderio di morte del basso impero romano:
    alla fine del IV secolo, Prudenzio, un retore e asceta cristiano, si augura che tutti i barbari diventino cristiani e sudditi dell’impero affinché ”colla mescolanza del sangue [sanguine mixto] s’intesserà da popoli disparati un’unica discendenza.”
    Libri contra Symmachum, II, 615

    1. Se in piazza Duomo ci fossero stati poliziotti figli di immigrati egiziani o tunisini o marocchini, gli stupri sarebbero durati tutta la notte?
      E se un giorno ci saranno degl’islamici anche nei servizii segreti?
      E nella magistratura?
      Questi crimini saranno legalizzati?
      E se un giorno ci saranno africani e asiatici anche nelle forze armate? Chi la combatterà la guerra razziale?

      Quanta belua est imperium.

      1. Se non ci penseranno gl’Italiani a liberarsi dai traditori e dagli stranieri, ci penseranno i Cinesi, e non sarà piacevole.
        I Cinesi hanno interesse a difendere i proprii coloni, non tollererebbero mai che fossero coinvolti negli orrori della guerra, interverrebbero per proteggerli.
        Sicuramente hanno già concepito tutta una serie di raffinate umiliazioni, molto più crudeli di quelle che ci siamo già autoinflitte. Umiliazioni appositamente dedicate agli Europei occidentali, fuorché a noi Italiani, noi stiamo loro simpatici, i quartiere coloniale italiano di Tientzin è l’unico a non essere stato raso al suolo e Marco Polo e Matteo Ricci sono considerati due personaggi importanti della Storia della Cina.

        Prima che l’impero cinese sia appassito serviranno secoli, nel mentre ci avrà cambiato profondamente.

        1. Con stranieri intendo il negrume, i Cinesi sarà difficile smuoverli se la Cina non perderà la terza guerra mondiale.

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