Ong Casarini impone sbarco a Lampedusa: “Pozzallo non ci va bene”

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Ora le ong si scelgono anche il porto di maggior gradimento.

L’Ong di Casarini, sotto inchiesta per avere traghettato clandestini in Italia in cambio di centinai di migliaia di euro da una multinazionale, ha imposto lo sbarco sull’isola: “Pozzallo non ci va bene”.

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Una situazione di forte emergenza per l’isola di Lampendusa, dove la Mare Jonio premeva per trasferire anche i suoi 206 migranti, nonostante il centro di coordinamento di Roma avesse autorizzato l’attracco a Pozzallo. Ma l’assegnazione del porto sicuro nel centro costiero in provincia di Ragusa non andava bene all’equipaggio della Mare Jonio, che ha rifiutato l’assegnazione di Pozzallo. “Pur consapevoli dell’attuale situazione di pressione su Lampedusa e sui dispositivi di accoglienza dell’isola, la Mare Jonio ha reiterato la richiesta di sbarco immediato”, si legge nella comunicazione della ong alle autorità italiane.

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Alla fine, dopo un braccio di ferro, a spuntarla è stata ancora una volta la ong, nonostante la criticità vissuta da Lampedusa. Infatti, dei 214 migranti che si trovavano a bordo della Mare Jonio, solo 70 arriveranno a Pozzallo questa sera. I restanti 142 arriveranno a Lampedusa. Le operazioni sono cominciate al mattino presto con il trasbordo sulla motovedetta della guardia costiera. La Mare Jonio ha ripreso il mare per raggiungere Pozzallo e sbarcare i rimanenti.

Evidentemente preferiscono un porto sotto la giurisdizione di Patronaggio. Potranno liberamente pasteggiare a champagne.




2 pensieri su “Ong Casarini impone sbarco a Lampedusa: “Pozzallo non ci va bene””

  1. ma patronaggio non si era tolto dai coglioni? non l ‘avevano spedito nel genardentu?? o in BaBBaGGia??

    maremma pecorina!

I commenti sono chiusi.