Ammazzata dal solito nero, il padre ai politici: “Fate schifo” – VIDEO

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I media sono pieni di sedicenti coppie miste con il nero educato. La realtà è un’altra cosa.

Mercoledì 19 gennaio il sospettato dell’omicidio di Brianna Kupfer, una bella 24enne californiana, è stato arrestato a Pasadena (California).

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Il sospetto aveva a che fare con la polizia da diversi anni, accumulando 11 arresti dal 2010. Dopo aver sparato con una pistola contro un veicolo occupato a Charleston, nella Carolina del Nord, nel novembre 2019, l’uomo era stato rilasciato su cauzione.

La pandemia aveva rinviato lo svolgimento del processo. Permettendogli di andare illegalmente in California. È stato quindi arrestato lì per aver vandalizzato un’auto, poi ha morso la mano di un agente di polizia nel gennaio 2021. L’uomo viveva in quel momento in un rifugio per senzatetto. Aveva trascorso 133 giorni in prigione vicino a San Francisco prima di essere rilasciato lo scorso giugno.

Un pesante passato giudiziario che ha portato molti americani a far notare la debolezza della giustizia e la mancanza di coordinamento tra Stati americani, sui social network e soprattutto sulle colonne dei media di destra.

Il procuratore distrettuale di Los Angeles George Gascon è stato preso di mira per la sua “debolezza nel perseguire il crimine”, con il Washington Examiner che ha indagato sull’aumento degli omicidi in città. Del resto un fenomeno ormai dilagante nelle grandi città americane con ampie comunità afroamericane.

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Un altro procuratore di un distretto vicino, Jon Hatami, ha denunciato la politica del suo collega di aumentare la libertà vigilata invece della galera, secondo il New York Post .

Il padre della vittima ha poi attaccato i “politici che dimenticano il popolo” e la loro clemenza nei confronti del crimine, critica ampiamente ripresa.

La voce del padre trema mentre parla della figlia uccisa:

La notizia illustra anche le tensioni razziali che attraversano gli Stati Uniti, la vittima è bianca e il suo carnefice, nero. I censori di sinistra, infatti, temono che il caso danneggi la comunità nera, alcuni addirittura arrivano a chiedere di non pubblicare le foto dell’assassino. Un atteggiamento ipocrita che molti buonisti vorrebbero replicare anche in Italia.

L’omicidio di Brianna Kupfer (24) ha suscitato grande commozione negli Stati Uniti . Questa giovane studentessa americana è stata uccisa la scorsa settimana nel negozio dove lavorava a Los Angeles. Mercoledì, le autorità hanno annunciato l’arresto del sospetto, Shawn Laval Smith, che avrebbe selezionato a caso la sua vittima per accoltellarlo. USA Oggi indica che l’uomo sarebbe senzatetto. Il giorno della tragedia, Brianna era sola nel negozio dove lavorava e nel pomeriggio aveva mandato un messaggio a un amico per dirgli che si sentiva male a causa di un cliente che le stava dando una “brutta figura”, ha detto il tenente John Radtke in conferenza stampa. Venti minuti dopo questo messaggio, un altro cliente ha trovato la giovane donna morta, a terra, ricoperta di sangue. Il sospetto era già fuggito.

Era stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza non lontano dal negozio, subito dopo il delitto. L’uomo è stato poi descritto come ‘un maschio nero, di età sconosciuta, alto, magro, con indosso una felpa con cappuccio scura, occhiali da sole, una maschera bianca, jeans attillati scuri, scarpe scure e con una borsa scura sul retro. Sulla base delle prove scoperte dagli investigatori, si ritiene che il sospetto sia un senzatetto. (…)

I parenti di Brianna Kupfer hanno reso omaggio a questa giovane donna che si è laureata all’Università di Miami. Citato da CBS , suo padre ha detto che ora stava studiando per una laurea in progettazione architettonica presso l’Università della California, Los Angeles (UCLA). Ha aggiunto a FOX 11 che sua figlia è “intelligente” e ha “grandi sogni”. Secondo lui, aveva “molti amici” ed era “dedicata alla sua famiglia”. “È così straziante”, ha detto anche suo padre al Los Angeles Times . “Ci ha devastato. Non sappiamo davvero cosa fare e quali passi intraprendere. Vogliamo solo che la sua vita abbia più significato”.




6 pensieri su “Ammazzata dal solito nero, il padre ai politici: “Fate schifo” – VIDEO”

  1. Una figlia del genere va ripudiata. Quindi fossi suo padre non ne piangerei l’uccisione.

    È la fine che meritano tutte le puttane bianche che si fanno sfondare dai ne(g)ri. Rovinare la propria bellezza per darla in usufrutto a un ne(g)ro, che può disporne sessualmente quando e come vuole, rappresenta un oltraggio alla propria dignità personale, nonché un delitto contro la morale.

  2. Giustissimo. Il povero George va beatificato perché vittima del razzismo e suprematismo del patriarcato bianco degnamente rappresentato dalla violenza proditoria della polizia, mentre è proibito pubblicizzare i piccoli errori veniali di un’anima buona, ma fraintesa, onde non vituperare la sua intera santa etnia dedita solo ed esclusivamente ad opere pie. Così si fa. Le cose non potranno che migliorare nel grande melting pot che mostra in tutto il suo splendore la gioia della multietnicità…

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