Bergoglio ci ricorda ogni giorno che dobbiamo accogliere gli immigrati. Come una sorta di inesistente undicesimo comandamento.
In realtà, non c’è nulla nella dottrina cattolica che imponga di accogliere chi decide di migrare a casa tua. Nulla. E’ tutta un’idea di Bergoglio. Un’ossessiona sua e dei suoi accoliti.
Alle voci di monsignor Negri, l’arcivescovo emerito di Ferrara deceduto la settimana scorsa, di monsignor Liberati, arcivescovo emerito di Pompei, e di monsignor Livi di cui abbiamo parlato nei giorni scorsi, aggiungiamo quella dell’Arcivescovo di Trieste Crepaldi – e presidente dell’osservatorio Cardinale Van Thuan sulla dottrina sociale – che più volte ha espresso un parere molto critico nei confronti dell’attuale “dogma” immigrazionista bergogliano.
Spiegando anche, in un’intervista di due anni, che non esiste nel Cattolicesimo il “diritto a emigrare”:
Ogni tanto qualcuno che capisce qualcosa..
Ma anche se esistesse il diritto ad emigrare…
Dovrebbe parimenti esistere il diritto di respingere.