Cosa sarebbe accaduto se qualcuno a Milano avesse difeso le ragazze molestate dai nordafricani e avesse pestato a sangue gli stupratori di Piazza Duomo a Capodanno? Quello che è accaduto a Ferentino, Lazio. Dove un gruppo di giovani del posto è stato denunciato per ‘odio razziale’ dopo avere sistemato un africano che, per due giorni di seguito, aveva molestato sessualmente due ragazze.

Questo è lo Stato italiano. Non solo riempie le strade di molestatori africani. Ma denuncia anche chi si oppone ai loro stupri e molestie. Del resto lo Stato italiano è figlio di quello che ha permesso le Marocchinate. Una Repubblica fondata sullo stupro etnico.

Immigrato pestato dal branco in piazza Matteotti a Ferentino, avviato il procedimento per i Daspo urbano nei confronti de sei indagati che sono accusati a vario titolo di lesioni e discriminazione razziale.

Adesso l’avvocato Tony Ceccarelli, legale difensore di cinque dei sei denunciati, dovrà presentare le memorie difensive per contrastare gli elementi raccolti dagli investigatori al momento dell’azione criminosa. Nel caso il Daspo venisse applicato, il gruppo non potrà recarsi per un tempo stabilito nel luogo dove sarebbe avvenuta l’aggressione.

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Intanto gli indagati, tramite il loro avvocato difensore, hanno sostenuto di essere intervenuti perché l’immigrato, un ventenne originario della Guinea, avrebbe molestato due ragazze del posto rivolgendo loro apprezzamenti di natura sessuale. Sempre secondo quanto riferito dagli indagati all’avvocato Ceccarelli, la scena si era ripetuta per due giorni di seguito. Tant’è che le due vittime lo avrebbero denunciato. I fatti ora sono al vaglio degli investigatori, ma in ogni caso la reazione degli indagati resta gravissima e ingiustificabile.

«Fermo restando che sarà la magistratura a fornire tutti gli elementi necessari per fare chiarezza su questo episodio- ha dichiarato l’avvocato Antonio Ceccani che rappresenta il giovane immigrato – è indiscutibile che il mio assistito è stato massacrato di botte. Il video che adesso in possesso della magistratura non lascia spazio all’immaginazione circa i pugni ed i calci che sono stati sferrati al giovane».

Lo Stato non fa nulla per difendere le donne dagli immigrati. Lo dimostrano anche i fatti di Milano. Ma è lesto nel perseguitare chi si ribella all’invasore.

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