Ragazze violentate in piazza dai nordafricani: “Poliziotti lasciavano fare”

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Ancora accuse gravissime da parte delle vittime delle violenze di massa in Piazza Duomo. A quanto pare Lamorgese ha dato ordine di manganella solo chi protesta, non chi violenta ragazzine in piazza. Peraltro dove erano vietati assembramenti. Gli stessi che hanno visto Digos e altri intervenire in modo brutale durante le manifestazioni no-green-pass.

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“Sono ancora sotto choc, non riesco ancora a realizzare quello che è successo. Il mio cervello cerca solo di dimenticare tutto”: è quanto ha raccontato all’ANSA una delle due studentesse tedesche che il branco di nordafricani ha tentato di stuprare durante i il capodanno in piazza Duomo a Milano.

“Non riesco ancora a dormire, mi sveglio nel mezzo della notte tremando”, prosegue la ragazza, 20 anni, che ha provato a reagire colpendo uno dei suoi aggressori: “L’ho preso in faccia ma mi guardava ridendo, mi guardava con uno sguardo che diceva ‘fai quello che vuoi, tanto io continuo'”.

“Ci stavamo guardando in giro, c’erano i fuochi d’artificio e la musica”, racconta la ragazza che a un certo punto ha iniziato a essere molestata: “Ho capito che mi stavano toccando e volevamo scappare ma c’era troppa gente, non potevano andarcene. La mia amica è caduta, continuavano a spingerci in modo molto aggressivo e a un certo punto ho sentito mani dappertutto, anche dentro il reggiseno che mi è stato praticamente strappato”.

Ma, spiega, “non riesco a ricordare tutto, è successo tutto così in fretta, all’improvviso c’erano decine di persone addosso a noi e non capivo chi stesse facendo che cosa. So solo che a un certo punto eravamo vicine alle transenne e abbiamo iniziato a urlare, perchè abbiamo visto che la polizia era lì. Ci hanno sicuramente viste, chiedevamo aiuto ma non hanno fatto nulla”.

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“Volevamo solo andarcene ma non ci aiutava nessuno – conclude – e quando finalmente siamo riuscite ad arrivare dalla polizia, non ci capivano perchè nessuno parlava inglese. Solo un fotografo parlava inglese e ha provato a calmarci ma eravano sconvolte, siamo ancora sconvolte, mi sveglio ancora con gli incubi tremando”.

“Le gravissime violenze sessuali di gruppo ai danni di alcune giovani donne, verificatesi a piazza Duomo a Milano durante la notte di Capodanno, inizialmente sono passate quasi inosservate. E rimaste avvolte nel silenzio”. Isabella Rauti accende i riflettori sulla minimizzazione dei drammatici episodi di stupro avvenuti lo scorso 31 dicembre. “La Procura di Milano ha avviato le indagini. Attraverso i filmati e le testimonianze si spera che i responsabili siano individuati e puniti per gli atti di violenza sessuale di gruppo”, aggiunge la senatrice di Fratelli d’Italia.

Che annuncia un’interrogazione al ministro dell’Interno in relazione a quanto accaduto a Milano la notte di Capodanno. “In cui si sono registrate risse, aggressioni. E appunto molestie e violenze sessuali. In un contesto in cui, peraltro, per contrastare la diffusione della pandemia erano state vietate le feste di piazza e ogni forma di assembramento pubblico”.

“La situazione – aggiunge la parlamentare del partito di Giorgia Meloni – non è ulteriormente degenerata soltanto per l’intervento delle Forze dell’ordine. I filmati di quella notte sono sconvolgenti. Per le scene di violenza e per l’impunità ostentata dai predatori sessuali. Per cultura abituati alla sottomissione ed alla subalternità femminile. E lascia allibiti – aggiunge la Rauti – anche il silenzio dei vertici istituzionali comunali di Milano e di quelli del governo nazionale. Che, al di là delle dichiarazioni di generica condanna dei fatti, non si sono assunti le dovute responsabilità“.

Suo padre l’avrebbe detto: nordafricani.




2 pensieri su “Ragazze violentate in piazza dai nordafricani: “Poliziotti lasciavano fare””

  1. A questi qua li prendono in massa e li istruiscono su cosa fare. Prenderne un paio, mazziarli, farli parlare e poi farli sparire insieme al resto e arrivare ai mandanti.

  2. Mi sento di fare un’illazione: non di trattasse di due straniere non se ne sarebbe minimamente fatto cenno.

I commenti sono chiusi.