I figli degli immigrati sono la più grande minaccia al nostro futuro.
Tre ragazzini viareggini rapinati col coltello alla stazione di Pisa. Un pomeriggio di terrore e sangue lungo la linea ferroviaria, perché a Pisa c’è stata un’ulteriore aggressione. A inquietare è la dinamica della rapina e la giovanissima età delle vittime. A raccontare il fatto è la mamma di uno dei ragazzini coinvolti “ormai chiuso nel più assoluto mutismo”. E’ il primo pomeriggio quando tre 14enni di Viareggio intendono fare una passeggiata a Pisa. Salgono sul treno e scendono alla Stazione San Rossore: “E appena si lasciano alle spalle il ristorante McDonald’s si rendono conto di essere pedinati da una banda di giovani stranieri più grandi solo di qualche anno”. I tre amici della Versilia si spaventano a morte e provano a seminare gli inquietanti inseguitori.
“Ma la loro ingenuità – racconta la mamma – mostra l’estrema purezza di questi ragazzetti. Hanno così paura a chiedere aiuto che ritengano che l’unica soluzione possibile sia quella di camminare il più velocemente possibile per fare ritorno alla Stazione, salire su un altro treno e far ritorno a casa”. Ma il ‘piano’ non funziona. “Dove sia avvenuta esattamente l’aggressione non saprei dirlo – spiega la mamma – perché non siamo di Pisa, però più o meno nei pressi della stazione”. Qui la banda è entrata in azione: “Uno dei ladri ha estratto un coltello di marca Opinel e l’ha puntato alla pancia di mio figlio. Quindi ha detto: ‘Ti sbuzzo e non ci sei più’. A quel punto ha preteso da lui e da tutti gli amici il portafoglio”.
Le forze dell’ordine sono state allertate, ma la denuncia sarà formalmente presentata soltanto questa mattina: “I ragazzi sono stati accompagnati a casa dalla Polfer ed erano troppo provati per poter parlare subito”. Lo sfogo conseguente è comprensibile: “Mi chiedo come sia possibile che tre ragazzini, in pieno giorno, si trovino a vivere una simile esperienza in una città come Pisa. Sono poco più che bambini: innocui e tranquilli e hanno vissuto una esperienza che li segnerà. Mio figlio, l’unica cosa che è riuscito a dirmi è stata la marca del coltello che ha visto poggiare sopra la propria pancia: ‘Opinel’, mi ha ripetuto tante volte. Spero che le istituzioni prendano atto di questi episodi ponendovi al più presto rimedio”. Una bruttissima avventura che difficilmente, per un po’, spingerà i tre ragazzi a fare ritorno a Pisa.
11 pensieri su “Ragazzini italiani accoltellati da figli immigrati: “Se non ci dai tutto ti sventriamo””
La “generazione Balotelli”…
Agli adottati dovrà essere revocata la Cittadinanza. Se non saranno espulsi dovrà essere conferita loro una cittadinanza depotenziata: non potranno accedere alla pubblica amministrazione, alle forze dell’ordine e armate, non potranno votare né sposare Italiani.
Per carità, proposte valide. Ma con oltre il 90% di popolazione inoculata come si fa?
Finché c’è il PDI, cioè partito degli immigrati, che poi è il PD, per chiarire ai nuovi arrivati, bergy al Vaticano e quella parte di magistratura politicamente ed ideologicamente corrotta, ci troveremo sempre così.
La “generazione Balotelli”…
Agli adottati dovrà essere revocata la Cittadinanza. Se non saranno espulsi dovrà essere conferita loro una cittadinanza depotenziata: non potranno accedere alla pubblica amministrazione, alle forze dell’ordine e armate, non potranno votare né sposare Italiani.
Per carità, proposte valide. Ma con oltre il 90% di popolazione inoculata come si fa?
Finché c’è il PDI, cioè partito degli immigrati, che poi è il PD, per chiarire ai nuovi arrivati, bergy al Vaticano e quella parte di magistratura politicamente ed ideologicamente corrotta, ci troveremo sempre così.