Sparò al ladro straniero in casa: «Lui in carcere a Natale, gli immigrati in libertà»

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È il primo Natale senza il marito per Sara Scolaro. La moglie di Walter Onichini, il macellaio di Legnaro (Padova), condannato in via definitiva a 4 anni e 11 mesi. E oggi in carcere. Per aver ferito il ladro di origine albanese che 22 luglio del 2013 si è introdotto nella sua villetta mentre dormiva con la famiglia. Lui dietro le sbarre il malvivente a piede libero.

Proprio così. Il commerciante veneziano è in carcere dallo scorso 13 settembre. Mentre i rapinatori sono liberi. È dura per la signora Scolaro che racconta a La Verità il suo doppio calvario, psicologico e fisico. «È una vicenda che porto sempre addosso, dal 2013. La sento sulla mia pelle. Ora che Walter non è con noi, tutto si è fatto più pesante. Crescere i nostri bambini, gestire le attività e le questioni economiche”. Anche il fisico è provato. Le condizioni di salute di Sara non sono buone. Ha problemi cardiaci e svenimenti continui ma non può permettersi di fermarsi. La donne gestisce un’officina mentre alla macelleria di Legnaro pensa la mamma di Walter.

A bruciare è soprattutto il no della Corte di Cassazione al ricorso presentato dai legali dell’uomo. Che ha osato difendere la sua famiglia aggredita da sconosciuti nel pieno della notte. Per i giudici, invece, Walter e la sua famiglia non sono mai stati in pericolo. Una beffa. “Quando vieni svegliato nel cuore della notte – dice la signora Scolaro – e ti accorgi che qualcuno ti è ti è ottenuto in casa, non hai la lucidità e la freddezza per sottovalutare. Vedi il pericolo. È l’istinto a prevalere».

Niente da fare. Walter è stato condannato a quasi cinque anni. E Sara ricorda con dolore il giorno dell’arresto. “Mio marito è stato portato via come un delinquente. Era il primo giorno di scuola dei bambini, che erano in casa nel momento in cui sono venuti a prelevarlo. Si sono presentati in cinque…”.

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Sara riesce a vedere il marito tre volte al mese. “Fin quando uno non ci mette piede, non si rende conto di quella che è la vita lì dentro”, racconta. Le condizioni sono molto dure. E Walter, come ha scritto in una lettera alla mamma, sta esaurendo la pazienza. “Sto male; qui dentro tutto è impossibile. L’ora d’aria non la posso fare perché quei 3 metri quadri sono pieni di immondizie; scarafaggi ei pidocchi regnano ovunque». Se sei una persona abituata alla delinquenza, dice Sara nel colloquio con la Verità, quando entri in carcere hai un impatto diverso. “Ma Walter è una persona che non vive di delinquenza. Fa una vita normalissima: casa, lavoro e famiglia. Per questo è stato un trauma».

La follia della vicenda giudiziaria è sotto gli occhi di tutti. Un padre di famiglia onesto condannato e in carcere. I malviventi a piede libero. “C’è una enorme disparità di trattamento: Walter era incensurato. Mentre gli unici due malviventi che sono stati identificati non lo erano”, racconta la moglie. Uno dei due non è mai stato trovato. L’altro, Elson Ndreca, aveva un mandato di espulsione prima dell’aggressione in casa Occhini. Ha disatteso l’obbligo di firma. È stato in carcere in Belgio per altri furti. Davanti al gup di Padova non si è mai presentato. E il giudice ha rinviato l’udienza al 22 dicembre 2022.

La donna è arrabbiata e sfiduciata. “Avrebbero potuto fermarlo prima e non è stato fatto. Avrebbero potuto trovarlo. Non ho fiducia che cambi qualcosa”. Ma perché è andata così? Perché Walter ha fatto da cavia. Infatti è stato uno dei primi a essere giudicato dopo la nuova legge sulla legittima difesa. Sara non ha dubbi: “Nessuno si sia voluto prendere la responsabilità di valutare questa legittima difesa. Per non creare dei precedenti”. Ora l’unica speranza è appesa alla grazia. La richiesta al presidente della Repubblica è stata depositata lo scorso novembre. Ma i tempi sono lunghi e le richieste sul tavolo di Mattarella sono migliaia.

Brandon se ne frega degli italiani onesti.




2 pensieri su “Sparò al ladro straniero in casa: «Lui in carcere a Natale, gli immigrati in libertà»”

  1. mattarella è intento a contare il suo lauto stipendio<! non ha tempo per queste fesserie deve romperci i coglioni tutti i giorni con l'accoglienza della minkia, tanto lui tra un po muore e chi se ne frega dei nostri guai!, in culo alla sua famiglia l'accoglienza, ricordo sempre con stupore quando un mio conoscente siciliano in odor di mafia, anni fa mi disse, qui da noi si ammazza la brava gente ed i politici che non mantengono la parola data!

  2. è ormai chiaro che in futuro la guerra non sarà solo contro i finti profughi ma anche contro i buonisti per business Europei traditori per denaro in quanto stanno facendo di tutto per distruggere il sacrosanto diritto di difesa contro questi animali abituati a vivere nelle dittature e in mezzo al caos

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