Boom di Presepi profanati in Lombardia: decapitazioni e devastazioni

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L’ultimo paese in ordine cronologico ad essere colpito nella bergamasca è stato Brignano, nella notte tra Natale e Santo Stefano. Ignoti hanno spostato e danneggiato la statua del Bambinello, nel presepio allestito come ogni anno dalla sezione brignanese dell’Avis, in piazza Monsignor Donini. Eppure, la “moda” di accanirsi su addobbi e diorami sacri in questi giorni è notizia di ogni Natale, negli ultimi anni. E in tutta la Bassa gli episodi sono stati tanti, troppi.

“Ogni anno i volontari dell’AVIS Brignano Gera d’Adda regalano alla nostra comunità un Presepe che richiede giorni interi di lavoro, allestendolo con impegno ed entusiasmo – ha commentato su Facebook il sindaco di Brignano Beatrice Bolandrini – Non lasciamo che la stupida meschinità di chi ha compiuto un gesto deplorevole ci contagi, un essere connotato da tanta insensibilità si è già condannato da solo di tutto”. “Per individuare chi ha compiuto questo gesto, e si procederà di conseguenza, come fatto in passato per altri vandalismi ha continuato…”.

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Non è purtroppo un caso isolato. Nei giorni scorsi a Cologno lo “storico” presepe privato di via Solferino è stato pesantemente danneggiato e si sono verificati anche dei furti. Idem a Vailate, nella casa di Natale realizzata come ogni anno, con mirabile pazienza, da Daniele Cerri. Infine a Romano, nella notte tra la Vigilia e Natale, qualcuno se l’è presa con “Mirabil segno”, l’installazione artistica del circolo culturale Il Romanino, che aveva coinvolto le scuole della città.

Statuine a grandezza (quasi) naturale distrutte e vandalizzate anche a Carnago, paese della provincia di Varese, allestito in piazza con la regia del Teatro Agorà della Parrocchia locale e preso di mira da ignoti negli scorsi giorni. Il Comune ha segnalato quanto accaduto alla polizia locale e ai carabinieri che hanno avviato le indagini per identificare gli autori del gesto.

Secondo quanto riportato dalla Prealpina, dopo i primi rilievi delle forze dell’ordine una statuina è stata trovata su un albero. Vicino all’installazione c’erano poi bottiglie di vino e bicchieri di plastica. Questo, secondo gli inquirenti, significherebbe che un gruppo di persone avrebbe bivaccato nei pressi del presepe per tutta la serata e la nottata antecedente agli eventi, forse frutto del troppo alcol ingerito.




2 pensieri su “Boom di Presepi profanati in Lombardia: decapitazioni e devastazioni”

  1. Principalmente dovrebbero pagare i danni quegli imprenditori che tanto li hanno voluti e continuano a volerli.
    Grazie aloro che la Lombardia è ruditta ad una fogna a cielo aperto.

  2. Magari avrò dei pregiudizi, ma più o meno sappiamo “a livello morale”, chi sono.
    Gente a cui non interessa la nostra cultura..

I commenti sono chiusi.