L’assessore di Zaia: “Ci servono più immigrati non qualificati”

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Tradotto: schiavi analfabeti per lavori che andrebbero invece meccanizzati.

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Non tutta la Lega è contrario all’immigrato. Roberto Marcato, fondatore della Liga Veneta, assessore allo Sviluppo economico nella giunta di Luca Zaia, non chiude ad un’immigrazione che lui definisce (😂) ragionata. «Si tratta di gestire i flussi: gli arrivi devono essere strettamente proporzionali alla richiesta di manodopera — osserva —. Ma gli imprenditori adesso hanno bisogno di lavoratori non qualificati che in Veneto si fatica a trovare. Potremmo anche pensare a permessi a tempo, ci serve un approccio razionale».

Ma certo. Ricopriamo il Veneto di capannoni e moschee – perché quando importi milioni di Mohammed poi non puoi impedire che si facciano le moschee – perché il presunto imprenditore di turno deve fare sempre più soldi a scapito dell’operaio veneto e dei suoi concittadini che poi si trovano Mohammed vicino di casa. E un territorio sempre più devastato.

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L’unico approccio razionale all’immigrazione, per una regione già compromessa come il Veneto, è l’immigrazione zero. Oppure tra dieci anni al posto di Zaia ci sarà Abdul.

Secondo personaggi come questo, noi dovremmo importare immigrati perché lui deve produrre più panettoni e lui ha bisogno di sempre più manodopera low-cost di ‘scrittori’ per farlo. E anche se fosse vero che non c’è abbastanza manodopera, in un Paese normale conta il bene della maggioranza, non di un singolo. Quando non ci sono più cittadini locali da assumere, smetti di produrre panettoni e invece di cento milioni ne guadagni novanta. In compenso, la maggioranza non dovrà vivere in quartieri degradati.

Questi personaggi se ne fottono del posto dove vivono. Per loro che il Veneto diventi una distesa di capannoni e moschee va bene. Basta che la causa siano immigrati ‘regolari’ e non clandestini.




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