Niente bue e asinello quest’anno nel presepe allestito fuori dalla chiesa del Santissimo Sacramento a Trento: filo spinato e cartelli di divieto di oltrepassare il confine circondano le figure di Maria e Giuseppe, con un Gesù bambino clandestino al centro, chiara allusione feticista al figlio di clandestini siriani annegato in mare durante una traversata nel 2015.
E’ tempo che molti preti inizino a guadagnarsi da vivere invece di farsi mantenere dai fedeli coi soldi dell’8 per mille. Smetterebbero di fare tanto gli splendidi col culo degli altri.
Ci vorrebbe unDPCM per tenere i presepi lontani da epidemie post sessantotto.