Il capo della Protezione Civile ha preso tangenti per fare le casette agli immigrati

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I terremotati passano il quinto inverno nelle baracche, intanto i ‘buoni’ prendono tangenti per realizzare villaggi ai clandestini.

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Resta in carcere l’ormai ex dirigente della Protezione civile regionale della Puglia Mario Lerario, arrestato il 23 dicembre in flagranza di reato dopo aver intascato una tangente da 10 mila euro. Contestualmente alla convalida dell’arresto e all’applicazione della misura cautelare per Lerario, la gip del Tribunale di Bari Anna Perrelli ha disposto gli arresti domiciliari per due imprenditori, Luca Ciro Giovanni Leccese di Foggia e Donato Mottola di Noci. Il primo è accusato di corruzione in concorso con Lerario per la tangente che è costata al dirigente l’arresto in flagranza. Il secondo è accusato di un’altra corruzione per una tangente da 20 mila euro consegnata allo stesso Lerario il giorno prima.

Antonio Mario Lerario ha ammesso di aver intascato una tangente da 10 mila euro. Anche perché c’era poco da confessare.

I reati che vengono contestati all’ex dirigente della Regione Puglia sono corruzione, turbativa d’asta e falso. Nel corso dell’operazione, il 23 dicembre, la Guardia di finanza lo ha fermato subito dopo averlo intercettato.

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L’imprenditore che ha consegnato la somma di denaro al dirigente della Protezione civile pugliese avrebbe anche lui ammesso l’addebito, nel corso dell’interrogatorio in qualità di indagato. L’uomo ha confessato di aver consegnato a Lerario una mazzetta da 10 mila euro. L’imprenditore è titolare di una società che nello scorso mese di luglio ha vinto un appalto con la Protezione civile pugliese relativo al centro di accoglienza di Borgo Mezzanone, nella provincia di Foggia. Sembra che avesse in corso contratti di appalto per la somma di oltre 2 milioni di euro con la Protezione civile regionale. Si tratta dello stesso campo in cui solo qualche giorni fa è stato registrato l’ennesimo incendio.

Capito? Mogli di prefetti che assumono gli abusivi che vivono a Borgo Mezzanone e capi della protezione civile che prendono tangenti per la costruzione delle casette per i clandestini. E voi pagate le tasse.

Capite che ogni barcone che arriva per loro sono soldi? Che ogni ong che traffica per loro sono soldi? Poi non stupisce che anche le ong abbiano preso tangenti in cambio di immigrati.




2 pensieri su “Il capo della Protezione Civile ha preso tangenti per fare le casette agli immigrati”

  1. VOx se leggi l articolo di qualche settimana fa te lo avevo detto io, case di cartone esattamente come quelle del sisma di San Giuliano di puglia……

I commenti sono chiusi.