Attacco al Presepe: Gesù Bambino decapitati in tutta Italia – FOTO

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Decine di casi. Ne riportiamo due, uno a nord e l’altro a sud. Sono stati loro!

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La statuetta in gesso di Gesù bambino a pezzi, senza più la testa né il braccio sinistro, strappati dal corpo. Le altre spaccate in più punti, con danni all’apparenza meno gravi. In queste condizioni, questa mattina, i fedeli della parrocchia di Sant’Agnese hanno trovato il loro presepe, quello che avevano allestito da alcuni giorni sul sagrato davanti alla chiesa, in corso Moncalieri 39, a pochi metri da corso Fiume, nel torinese.

Il gesto sacrilego è avvenuto la notte di Natale, dal momento che ieri, giorno della vigilia, le statuine erano integre. Lo erano all’una e mezza di notte quando il parroco, dopo la fine della Messa di mezzanotte, ha chiuso la chiesa e i cancelli che circondano il sagrato sul quale era allestita la rappresentazione. Cancellata che, però, non è bastata a proteggere il presepe.

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Questa mattina le statue sono state portate nei saloni parrocchiali dove i fedeli, per quanto possibile, le hanno ricomposte. Compresa quella Gesú Bambino, lunga più o meno cinquanta centimetri, su cui i segni dell’atto vandalico appaiono però ancora evidenti.

E la notte devastato anche il presepe allestito a Pietragalla (Potenza) dalla Pro loco e da altre associazioni del territorio, nei Palmenti, le suggestive grotte scavate nella roccia arenarie dove fino agli anni ’60 avveniva la pigiatura delle uve e la fermentazione del mosto. Distrutto il Bambinello in gesso.

“Nel giorno in cui celebriamo la nascita del Signore, assistiamo esterrefatti a un gesto che violenta un simbolo della cristianità, oltraggia il lavoro che in tanti hanno portato avanti in questi giorni nei palmenti. Confido che l’autore di questo gesto vergognoso possa ritrovare la fede e la ragione e possa, nello stesso silenzio che lo ha accompagnato in questa vile azione, ripristinare quanto fatto”, scrive in un post il sindaco, Paolo Cillis.




4 pensieri su “Attacco al Presepe: Gesù Bambino decapitati in tutta Italia – FOTO”

  1. I responsabili possono essere sia i giovani italianissimi seguaci del demonio che gli invasori islamici. Sia l’uno che l’altro fanno liberamente ciò che fanno per una ragione molto semplice: nessuno gli spacca il culo.

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