Migrante massacra di botte ragazza italiana incinta: libero

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Certe relazioni devono essere proibite per legge.

L’ha picchiata nonostante sia incinta. Un ventitreenne di origini egiziane è stato denunciato per lesioni aggravate nei confronti della compagna, un’italiana di ventuno anni. I due vivono a Pescara. Una lite furiosa, quella tra i due giovani che, poco prima delle sei del mattino, ha spaventato anche i vicini di casa, che hanno deciso di chiamare la polizia.

Massacra la fidanzata incinta

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La sala operativa della questura ha immediatamente inviato sul posto una pattuglia della squadra volanti: gli agenti si sono subito resi conto della difficile situazione all’interno dell’appartamento e soprattutto dei problemi che la ragazza aveva dopo essere stata picchiata. Per questo hanno deciso di farla trasportare al pronto soccorso dell’ospedale Santo Spirito di Pescara, dove è stata visitata e dove le sono state prestate le prime cure.

Dopo ulteriori controlli i medici hanno deciso di trattenerla in ospedale, proprio per verificare ulteriormente le condizioni del feto: la prognosi per lei è di venticinque giorni. Secondo i primi elementi acquisiti dagli agenti intervenuti l’episodio non dovrebbe avere avuto precedenti per questo il giovane egiziano è stato denunciato per lesioni aggravate: è stato però disposto di iniziativa l’allontanamento dell’uomo dalla casa familiare.

Questo non verrà neanche espulso perché ha ingravidato la ‘vittima’. Ma qui le uniche vittime siamo tutti noi.




4 pensieri su “Migrante massacra di botte ragazza italiana incinta: libero”

  1. 14 secoli di sangue versato dei nostri avi (11 ottobre del 732 battaglia di Poitiers Francia) (7 ottobre 1571 battaglia navale di Lepanto mar della Grecia) (12 settembre 1683 battaglia di Vienna) per essere ritornati al punto di partenza con le nostrane donne occidentali sadomasochiste alle quali piace essere schiave sessuali infedeli che schifo quando arriverà il giorno della soluzione finale le queste prostitute le manderemo in esilio permanente in africa e India assieme ai loro amori spazzatura afroislamica

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