I loro figli sono la più grande minaccia al futuro dei vostri.
Stiamo parlando del maestro 60enne di origini egiziane Mohy Eldin Mostafa Omer Abdel Rahman. Il presidente dell’associazione culturale islamica «Al Dawa» di Foggia è stato condannato dalla Corte di La Corte di Assise di Foggia ha condannato a 5 anni di reclusione perchè ritenuto responsabile dei reati di terrorismo ‘internazionale’ e apologia di terrorismo per aver indottrinato al martirio una decina di bambini durante le lezioni di islam.
Durante queste lezioni di religione islamica il maestro egiziano ha mostrato per mesi a un gruppo di minorenni, ragazzini tra i 4 e i 10 anni, forti e cruente immagini di teste sgozzate, racconti di odio e violenza, e avrebbe persino illustrato le istruzioni per fabbricare armi e bombe.
L’inchiesta è partita nel luglio 2017 dopo l’arresto del militante ceceno dell’Isis Eli Bombataliev, appartenente al gruppo terroristico ‘Emirato del Caucaso’, già condannato in Appello a 5 anni di reclusione per terrorismo internazionale. Durante un soggiorno a Foggia era stato ospitato a lungo nei locali dell’associazione ‘Al Dawa’ presieduta da Abdel Rahman.
Arrestato Foggia indottrinava bimbi islamici: “Tagliate teste italiani”
Digos e Guardia di Finanza hanno iniziato a monitorare, con intercettazioni ambientali, i contatti fra di loro arrivando a scoprire l’attività di propaganda jihadista e indottrinamento al martirio fatto nei confronti di adulti e bambini.
“Vi invito a combattere i miscredenti, i crociati, gli ebrei, gli atei, i tiranni arabi e i loro eserciti. Con le vostre spade tagliate le loro teste oppure sparate con i vostri proiettili, con le vostre cinture esplosive fate saltare in aria i loro corpi e non dimenticate le bombe, che provocano maggiori disastri e atrocità, la miglior maniera per ricevere la benevolenza divina”, ecco cosa diceva Abdel Rahman nelle sue lezioni ai bambini.
Ovviamente i musulmani moderati inesistenti, non prendono le distanze da questi eventi e la commissione Segre non si può applicare, in quanto razzista, perché potrebbe suscitare dubbi in chi legge e vede i video, in merito “all’amore e pace” su cui si fonda l’islam. Non si può può applicare perché sarebbe islamofobi a ed in un paese come l’Italia sarebbe “intollerabile”.
I delinquenti autoctoni italiani ne abbiamo pure noi e nessuno si è mai sognato di ammazzare in nome di “Dio, Gesù, la Madonna e tutti i santi”. Mai!
Si ammazza per proprio conto o per conto di terzi, nel caso di assassini a pagamento, ma mai in nome del cristianesimo.
A scanso di equivoci, visto che c’è sempre qualcuno che “crede di fare la punta ai chiodi”, nemmeno in tutta la bibbia è scritto di ammazzare il nemico. Nell’antico testamento ci pensa Dio a sistemare le cose, nel nuovo testamento, Gesù dice di porgere l’altra guancia, cioè di non essere vendicativo.
Ci sono stati casi in cui gli “eretici” sono stati bruciati da preti, ma quei clericali che commisero questo fatto non furono né uomini di fede, tanto meno di Dio. Usarono anche loro la propria posizione e credo cristiano, come l’elastico delle mutande, al pari di quei preti odierni che hanno un comportamento pedofilo, favoriscono l’omosessualità e sfruttano gli immigrati.
Tali episodi vanno tenuti sempre presenti.
Si noti che “al-dawa” è il “proselitismo” prescritto dal [maledetto] corano, proselitismo che evidentemente gli islamici-veri come il bastardo predicatore egiziano nominato in questa vicenda mettono in pratica.
Qualcuno dovrebbe spiegare, poi, cosa c’entrano le “razze” con lo “islam”…..