Le parrocchie trasformate in moschee a Roma – VIDEO

Vox
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Alla periferia di Roma negli ultimi anni un sacerdote ha messo a disposizione della cosiddetta comunità musulmana la propria parrocchia. Che ogni venerdì si è trasformata in moschea:

Vox ne aveva parlato e pare che anche quest’anno verrà replicato il gesto blasfemo:

Roma, la parrocchia diventa moschea. Il parroco: “E’ bellissimo”

Ma ecco cosa pensano i fedeli dei centocinquantotto musulmani che pregano all’ombra di un crocefisso d’oro, circondati da icone religiose e simboli cristiani. A cui mostrano il culo, pregando verso la Mecca.

Vox

“Si sono presi i nostri negozi, le nostre case, adesso anche la chiesa? Non è giusto”, protesta un’ottantenne.
“La polizia è al corrente di quello che accade qui e i controlli sono frequenti”, assicura il parroco a chi teme per la propria sicurezza.

Rassicurazioni che non sono servite a spegnere le polemiche. Anzi, sui gruppi Facebook dedicati al quartiere gli utenti si sono sbizzarriti a suon di meme e commenti. “Hanno pubblicato un fotomontaggio che mi raffigura accanto ad un kebab e uno della parrocchia sormontata da una mezzaluna”, si lamenta il religioso.

“Sono contento di queste reazioni negative, Gesù Cristo ha detto con molta chiarezza: Beati voi quando vi insulteranno…”. L’hai proprio capita.

Il consigliere municipale della Lega, Daniele Giannini: “Sarebbe meglio che il parroco pensasse a fare proselitismo più che esperimenti sincretisti”. E ancora: “Il rischio è che in parrocchia, da qui a qualche anno, ci saranno più musulmani che cristiani”.




9 pensieri su “Le parrocchie trasformate in moschee a Roma – VIDEO”

    1. Che potessero essere politicamente amanti non mi meraviglio.
      Una tessera Aspen in tasca per un conservatore è la tessera del casino per un prete.

  1. Ci sono errori da ambo le parti, cioè prete ed imam.
    Iniziamo con il prete.
    Innanzitutto, gli uomini sono creature di Dio e non fratelli. Fratelli lo si è se si accetta Gesù come proprio Signore della vita e si accetta la nuova nascita, cioè il discorso che fece Gesù a Nicodemo e lo trovate nel vangelo di Luca, dal capitolo tre al sedici.
    Secondo Gesù disse verrete perseguitati a causa mia, cioè a motivo della fede in Gesù, non in Maometto od Allah.
    Terzo se il prete auspica a nuove conversioni cristiane, lui deve diffondere il messaggio cristiano e non dare semplicemente la sala per la loro preghiera, perché loro continueranno a pregare Allah, non al Cristo che sta là e non è una questione di rima.
    Veniamo all’imam.
    Intanto non è vero che abbiamo lo stesso Dio : perché il nostro Dio è amore, il loro predica odio. Poi l’imam potrà avere anche “scopi di buona fede”, nel senso che non sanno do ve pregare e vanno lì, in attesa di un posto diverso, ma la sua religione è quella che odia chi non è islam conforme, infatti in tutto il medioriente dove ci sono chiese e cristiani, gli si dà fuoco, con la speranza che i c bruciano tutti, perché infedeli.
    Quindi se “chiesa mia è moschea tua” perché non facciamo l’inverso, cioè i cristiani vanno nella loro moschea la domenica a pregare? In fin dei conti non fanno nulla di male…
    Peccato che gli islamici non siano d’accordo, in altre parole Noi (occidentali) dobbiamo fare un passo indietro e loro (mediorientali) due passi in avanti e non mi va.

    1. “gli uomini sono creature di Dio e non fratelli” in realtà essendo tutti figli di Adamo ed Eva, secondo la teologia cattolica, siame de facto, fratelli (o cugini in senso biblico e quindi di nuovo fratelli). Se poi Orchidea Toselli vuole, per coerenza, aderire ad una confessione cristiana non cattolica non ha che prenderne atto.

      1. La Toselli Federica, che sono io, non vuole creare una nuova religione, infatti come dice “chiappe di marmo” lei si è fermato alle prime due righe. Uno è libero di credere o meno, ma quando scrivo le citazioni bibliche, queste sono veritiere, si tratta solo di leggere la bibbia.
        Leggerla con mente e cuore aperto. Poi ci sono tante cose introdotte dalla tradizione religiosa cattolica, che nella bibbia non compaiono: come ad esempio la figura del prete e di tutte le gerarchie clericali che sono state introdotte dopo la bibbia. Non condanno nessuno, ma nella bibbia non c’è scritto, poi ognuno è libero di chiedere aiuto al prete od al vescovo, anche se il vero intermediate fra gli uomini e Dio è Gesù, perché lui è andato sulla croce per i nostri peccati.
        Io dico semplicemente quello che c’è scritto, poi ognuno di noi ha massima libertà, purché rispetto gli altri.

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