Un nigeriano completamente nudo sorpreso a seminare il terrore sulla metro A di Roma.
E’ stato avvistato mentre vagava, così come mamma l’aveva fatto, per i vagoni del convoglio che viaggia sulla linea A in direzione Anagnina. Data l’ora e il giorno (le 19,30 di un giorno festivo) la tratta risulta poco frequentata, ma la sua presenza non è certamente sfuggita ai pochi che se lo sono ritrovati davanti. Il nigeriano camminava in modo scomposto, in evidente stato di alterazione dovuto non si sa se ad alcol o stupefacenti. Oppure è semplicemente la loro natura.
Intorno alle 20 l’ominide è stato fermato dagli agenti alla fermata Cinecittà e portato negli uffici di pubblica sicurezza.
L’episodio è avvenuto poco dopo quello di Piazza della Repubblica, dove un altro nigeriano aveva prima aggredito alcuni agenti e poi si era tuffato nella Fontana delle Naiadi:
Poliziotti manganellano africano che insozza fontana: la folla esulta – VIDEO
Stavo leggendo i commenti dei benpensanti su YouTube. In sostanza: chi se ne frega della fontana; non ha fatto niente di male; poverino; la cosa più grave è chi vuole sparare a questi poveretti.
Il problema, come sempre, sono gli idioti che non hanno mai sentito parlare di cose come la teoria delle finestre rotte.
Massìdddài, ognuno faccia il cazzo che gli pare, tanto ormai la civiltà non esiste più.
Chi minimizza in modo radicale fa malissimo, sono atti da reprimere e, SOPRATTUTTO, DA PREVENIRE. Però CON UN OPPORTUNO SENSO DELLA MISURA e dell’opportunità. Proprio quello che molti dei provvedimenti, procedimenti e sentenze di questi anni sciagurati portano a pensare sia morto e sepolto.
Nel caso del campione di nuoto romano, ad esempio, perché invece di manganellare o sottoporre a detenzione quello che è con ogni probabilità più un vandalizzatore cretino (come tutti i vandalizzatori) che un pericoloso criminale, non si provvede CON IMMEDIATEZZA OPERATIVA ad allontanarlo dal territorio nazionale e a fare in modo che non ci ritorni?
Riprenderei poi, sottolineandolo ulteriormente, il concetto di PREVENZIONE, che non ho bisogno di spiegare in quale modo di agire del tutto incruento potrebbe concretizzarsi. Invece… niente!
Da capitale dell’Impero e della Cristianità, eccome com’è stata ridotta Roma. In una fogna afroislamica a cielo aperto.
Questi esseri non sono degni di calpestare il suolo della Città Eterna. Che viene profanata, vilipesa, solo dalla loro presenza.