Zaki torturato in carcere a suon di Falafel – FOTO

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Sinceramente l’argomento non ci interessa, non più di quanto ci interessi la sorte di migliaia di stranieri nelle carceri dei propri Paesi. Sono affari interni di questi Paesi. Dovremmo allora interessarci alla sorte dei tanti detenuti che lo sono ingiustamente per i nostri standard in tutto il mondo islamico. Tenendo presente che anche in Italia puoi finire in galere per reato di opinione, ad esempio dicendo “i negri sono esseri inferiori e devono rimanere in Africa”. Cosa che farebbe rabbrividire i giudici americani, ad esempio.

Detto questo, tutta la propaganda fatta in questi anni sulle torture più o meno psicologiche dei carcerieri egiziani nei confronti di questo Zaki paiono un tantino esagerate. E’ uscito come è entrato. Anzi, forse un tantino ingrassato.

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