Le forze dell’ordine sono impegnate a chiedere il supergreenpass alle vecchiette.
Il pomeriggio al centro commerciale di Tradate, fra acquisti e cena al Mc Donald’s. Poi la folle decisione di finire la serata cercando giovani prede per stuprarle. Una ventiduenne aggredita in treno, la coetanea sorpresa nella sala d’attesa di una stazione. I carabinieri di Saronno stanno ricostruendo la giornata di venerdì, nella quale i due, un marocchino di 27 anni e un 21enne con cittadinanza italiana, sono entrati in azione sulla linea Milano-Varese di Trenord. Il più giovane girava con una stampella e sarebbe stata proprio la sua strana andatura a tradirlo nelle immagini delle telecamere esaminate da carabinieri e polizia fra quelle registrati nelle stazioni e soprattutto a Venegono Inferiore, dove i due hanno rivolto le proprie attenzioni alla seconda vittima, miracolosamente scappata. Sarebbe stata proprio lei a dare l’allarme con un identikit accurato puntando proprio sul particolare della stampella. Caso vuole che il dettaglio sia stato notato dai carabinieri di Tradate durante un normale controllo il sabato sera, dopo che una persona aveva chiamato il 112 per segnalare urla e schiamazzi notturni in una casa dove si stava svolgendo un festino a base di alcol e droga. I militari, fra i presenti, hanno subito notato e fermato all’interno dell’appartamento un giovane con una stampella e il suo amico nordafricano.
Adesso ad inchiodare la coppia sono la valanga di indizi raccolti dalla questura diretta da Michele Morelli e le informazioni raccolte dai carabinieri del comando provinciale del colonnello Gianluca Piasentin. Le accuse sono pesantissime: violenza sessuale di gruppo e rapina per il primo episodio avvenuto sul treno e violenza sessuale per il secondo. I carabinieri stanno indagando per scoprire se ci siano altre denunce di molestie in zona o sui treni della tratta. I due, in special modo il nord africano, sono pregiudicati. Il marocchino è irregolare e senza fissa dimora, tanto che in questi giorni dormiva a casa dell’amico a Venegono. Per lui precedenti penali per droga e rissa, oltre alla detenzione illegale di un coltello. L’interrogatorio degli accusati è continuato anche nella giornata di ieri.
Sono ormai due giorni e non si sanno ancora i nomi dei due stupratori. Strano perché in altri casi non è andata così. Sarebbe interessante per risolvere il dilemma sull’identità del violentatore ‘italiano’.