Spacciatore africano la porta in una tenda dove la stupra per ore

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L’ha notata al bar e, quando ha capito che era in difficoltà, un po’ spaesata, si è offerto di farle ‘da guida’ e di portarla a cena. Lei, dopo averci chiacchierato per qualche tempo, pur non conoscendolo si è fidata e lo ha seguito.

Invece di portala in un bel ristorante, però, con una vile scusa l’ha fatta entrare nella sua tenda per poi sequestrarla per ore e abusare di lei. Ancora un caso di disumana violenza su una donna quello che si è consumato mercoldì sera nei pressi del Policlinico.

Infatti il malvivente, un noto spacciatore marocchino di 52 anni clandestino e senza fissa dimora pare viva da tempo in una tenda allestita nei pressi del parco dell’ospedale.

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E’ qui che la ragazza, una giovane straniera sui 25 anni, è stata portata con l’inganno e sottoposta ad ore di violenza. Il malvivente è stato arrestato giovedì mattina in flagranza di reato dagli agenti della squadra volante, insieme ai colleghi della mobile e ieri l’arresto è stato convalidato dal giudice su richiesta del pm Francesca Graziano. Le accuse sono quelle di violenza sessuale, sequestro di persona e rapina. E’ il tardo pomeriggio di mercoledì quando la vittima arriva a Modena, tramite un’agenzia di lavoro e si ferma in un bar di via Emilia Est per chiedere informazioni circa un luogo vicino dove poter mangiare qualcosa. Il 50enne la nota e si avvicina alla ragazza, proponendole di farle ‘da guida’ per la città. La vittima, in buona fede, decide di seguire il balordo, non conoscendo nessun altro in città ma il clandestino, con una scusa, la convince a seguirla nei pressi del parcheggio dell’ospedale. All’improvviso lo straniero estrae un coltello e lo punta addosso alla vittima – questa la ricostruzione dei fatti – obbligandola ad entrare nella tenda allestita appunto nel parco facendosi pure consegnare i pochi soldi che la ragazza aveva in tasca. La giovane, terrorizzata, segue a quel punto le indicazioni del malvivente che – in base alla testimonianza della vittima – con violenza le strappa i vestiti per poi palpeggiarla, immobilizzarla e tentare più volte di violentarla. Anche a causa dell’assunzione di stupefacenti l’uomo, pur picchiandola selvaggiamente affinchè la ragazza non riuscisse a scappare e continuando a minacciarla con il coltello, non riesce nel suo intento ma la molesta per ore, costringendola a restare nella tenda.

Solo all’alba di giovedì la 25enne, sanguinante, riesce ad approfittare di un momento in cui lo straniero si era addormentato per tornare al bar e dare l’allarme. Sul posto sono accorsi subito gli agenti della volante che hanno raccolto la testimonianza della vittima, poi trasportata in ospedale per le cure del caso. Grazie alla descrizione fornita dalla ragazza poco dopo il magrebino è stato individuato all’interno del parco e arrestato. Ieri il giudice ha appunto convalidato l’arresto disponendo per il marocchino la custodia cautelare in carcere.

 




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