Quadruplicati gli immigrati in pensione: 567mila, molti non hanno mai lavorato

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Sempre più alto il numero di immigrati pensionati a fronte di una contrazione dei lavoratori attivi. Dovevano pagarci le pensioni, invece vengono a prendersele.

E la maggior parte di loro ha una pensione assistenziale (la famosa pensione sociale che la sinistra ha concesso anche gli immigrati) o di invalidità senza avere mai lavorato.

Secondo l’osservatorio dell’Inps si tratta di 266.924 (7,1%) individui, con un importo medio annuo di 10.278,02 €. Di questi, il 49,9% ha una prestazione assistenziale, mentre coloro che percepiscono una pensione di tipo previdenziale sono il 35,4%. Il 6,1%, circa, poi, sono i titolari di pensioni indennitarie, e l’8,6% sono i titolari di due o più pensioni.

EXTRACOMUNITARI PENSIONATI – Nel 2018 il numero di extracomunitari pensionati era pari a 124.341 con un importo medio annuo delle prestazioni pari a 6.910,06; di questi 83.047 erano percettori di sole pensioni assistenziali (66,8%), 23.089 una pensione di tipo IVS (18,6%), 10.426 una sola pensione di tipo indennitario (8,4%), mentre il restante 6,3% percepiva più di una pensione di tipologia diversa.
Erano 105.545 nel 2016.

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PENSIONATI COMUNITARI DELL’EST – CIFRE E SOSTEGNO AL REDDITO – Sempre nel 2018, il numero pensionati tra i Comunitari nati nei Paesi dell’Europa dell’Est era 36.979, di questi il 51,9% percepiva una sola pensione di tipo assistenziale con un importo medio annuo di 5.659,58; il 33,8% percepiva una sola prestazione di tipo IVS con un importo medio annuo di 10.730,22; il 7,7% aveva una sola pensione di tipo indennitario con un importo medio annuo di 6.952,41 e il restante 6,5% percepiva più di una pensione. Tra il numero di pensionati si riscontra una crescita sostanziale nel tempo. Ad esempio, tra il 2016 e il 2018 sono passati da 31.413 a 36.979 con una crescita pari al 17,7% nel triennio.

In sostanza, nel 2016 avevamo poco più di 136mila pensionati stranieri e oggi ne abbiamo oltre 266mila. Di questo passo, non solo non ci pagheranno le pensioni ma, anzi, visti gli stipendi bassi che prendono, dovremo indebitarci ulteriormente per pagargliele. Soprattutto quelle sociali, ovvero di coloro che non hanno mai lavorato.

Ma non basta. Se ai 266.924 (7,1%) pensionati aggiungiamo i 300.909 (8%) percettori di prestazioni a sostegno del reddito (reddito di cittadinanza) scopriamo che quasi 600mila immigrati sono in Italia a farsi mantenere. Parliamo del 15 per cento della popolazione di riferimento: ma cosa ce li teniamo a fare? In pratica, i pensionati o assimilabili sono raddoppiati tra gli immigrati col reddito grillino e quadruplicati dal 2016.

E sono esclusi i minori che valgono sussidi, presto anche l’assegno unico, e i disoccupati che percepiscono la cassa integrazione. In pratica, oltre la metà dei migranti in Italia non lavora e viene mantenuta dai contribuenti italiani.




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