Rapper marocchino minaccia di morte Brumotti: “Io sono più italiano degli italiani” 🤮

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L’Italia è uno Stato allo sbando. IL rapper marocchino che ha messo una taglia su Brumotti:

Spacciatori arabi mettono una taglia su Brumotti – VIDEO

Non può essere espulso. L’unico provvedimento preso da questo delirante Stato è un ‘foglio di via da San Severo’:

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Sono arrivati i primi provvedimenti giudiziari nei confronti del rapper Amin Bajtit, in arte Paname, che pochi giorni fa ha pubblicato su Youtube un videoclip musicale con minacce e insulti all’indirizzo di Vittorio Brumotti. Per Paname è scattato il foglio di via con il divieto di ritorno per tre anni nella città di San Severo.

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La vicenda è collegata all’aggressione che l’inviato di Striscia la notizia e la sua troupe hanno subito lo scorso 5 ottobre a San Severo, in provincia di Foggia. Vittorio Brumotti e i suoi operatori furono aggrediti durante la realizzazione di un servizio sullo spaccio di droga nel quartiere San Bernardino della cittadina in provincia di Foggia. Un’aggressione tra le più violente, costata allo sportivo un trauma facciale con una prognosi di 30 giorni. La vicenda però non si è conclusa con l’assalto.

Poche settimane dopo l’aggressione, su Youtube è comparso un videoclip musicale con minacce e insulti rivolti all’inviato di Striscia. Il brano, intitolato “Paname Brumotti Freestyle”, è stato realizzato dal rapper di origini marocchine Paname, al secolo Amin Bajtit, da anni residente a Lugo in Romagna. Nel video, che in pochissimo tempo ha superato le 100mila visualizzazioni, le minacce e gli insulti all’indirizzo di Brumotti sono più che chiari: “Brumotti infame… sei un cancro. La tua vita vale un cazzo. Se torni a San Severo ti svegli in mezzo agli ulivi”. Le sequenze del video – girato dal rapper proprio a San Severo, dove lo sportivo è stato aggredito il 5 ottobre – sono finite al vaglio della questura di Foggia, che ha emesso alcuni provvedimenti come il foglio di via con il divieto di ritorno per tre anni nella città di San Severo per il rapper.

Gli agenti hanno emesso anche tre avvisi orali ad altrettante persone che hanno preso parte al videoclip, tra i quali anche un personaggio, già noto alle forze dell’ordine, che aveva partecipato all’aggressione a Brumotti. Striscia la notizia ha dedicato ampio spazio nelle ultime puntate alle minacce del rapper, che nel video oltre alle parole fa chiari gesti, che imitano l’esplosione di colpi d’arma da fuoco. Il rapper non è però rimasto in silenzio e su Youtube ha cercato di difendersi: “Sono rimasto sbalordito delle parole che ho letto su di me. Io sono marocchino di origini e sono più italiano di alcuni di voi, anche se sono fiero delle mie origini. Sto passando per quello che non sono, perché le tv in Italia fanno passare solo quello che vogliono. Io non sono quello che state dicendo. Avete fatto passare una brutta immagine di me. Sembravo un mafioso e invece il mafioso va a lavorare e paga le tasse. Sono disposto a incontrare Brumotti e a essere intervistato per chiarire”.

Te sei italiano quanto un kebab.




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