Tim, Kkr pronta a opa su 100% azioni: così i cleptocrati comprano l’Italia

Vox
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Non c’è solo l’invasione afroislamica. Il governo italiano è totalmente supino allo straniero. Di più: a capo del governo c’è un agente straniero.

La società Kkr ha presentato a Tim una
manifestazione d’interesse “non vinco-
lante e indicativa” per un’offerta pub-
blica di acquisto sul 100% delle azioni
“volta al delisting”. E’ stata qualifi-
cata da KKR “amichevole”. Il prezzo in-
dicato da pagare interamente per cassa
“sarebbe pari a 0,505 euro”.

Vox

Lo si legge in una nota diffusa al ter-
mine del Cda di Tim. La manifestazione
d’interesse sarebbe soggetta alla con-
dizione del raggiungimento della soglia
di adesione minima del 51% del capitale
sociale di entrambe le categorie.

La proprietà pubblica serviva in un Paese con una ricca classe imprenditoriale media come il nostro ad evitare che accadessero cose come questa. Ovvero che grossi predatori entrassero nel mercato. Poi è arrivato il ‘liberismo’ selvaggio propugnato dai Draghi, ed ecco cosa succede. Per loro contano solo i soldi, non la nazionalità. E’ un concetto profondamente cartaginese, che non appartiene a chi abita questa terra.

Il governo dell’uomo di Goldman Sachs definisce l’interesse ‘positivo’. Non avevamo dubbi. Questa è la vera ‘manovra a tenaglia’: stanno svendendo l’Italia. Dalle spiagge agli asset strategici. Perché non deve esistere possibilità di essere autonomi e indipendenti. Dobbiamo andarli a prendere. Serve una grande alleanza patriottica. E ci rivolgiamo anche all’estrema sinistra: non vedete cosa stanno facendo? Le checche sono lo specchietto per le allodole.




10 pensieri su “Tim, Kkr pronta a opa su 100% azioni: così i cleptocrati comprano l’Italia”

  1. ”Dai piedi delle Alpi all’estremo lembo della Calabria tutti coloro che vedevano la luce in Italia nascevano cittadini di Roma. Cancellate le limitate differenze, finirono per unirsi gradatamente in un’unica grande nazione, unita dalla lingua, dai costumi e dalle istituzioni civili, una nazione il cui peso era quello di un potente impero.”
    Edward Gibbon, Declino e caduta dell’impero romano, Mondadori, 2017, pagina 54.

    1. Personalmente ho la versione Einaudi de I Millenni, ma mi compiaccio di leggerne degli stralci qui pubblicato da qualcuno.
      Tornando all’articolo, non ci vedo nulla di male visto che già ora la proprietà è francese, quindi meglio gli americani che i francesi, e comunque la rete resta sotto controllo italiano.
      Quanto alle spiagge… Posso capire di voler estromettere grandi resort di multinazionali e cinesi o russi, ma gli attuali concessionari si comportano da padroni, cosa che non sono, arrivando addirittura ad impedire l’accesso ai cittadini alle ‘loro’ spiagge. E’ chiaro che così non si può andare avanti, anche perché pagano da oltre 70 anni due lire su ricavi miliardari.

      1. Incredibilmente un commento sensato. Devi esser quantomeno comunista e omosessuale.
        Osservo anche che la rete non mi risulti essere pubblica ma di proprietà TIM.

I commenti sono chiusi.