Maneskin. Damiana sempre più trash: rappresentati da uno in calze, reggiseno e guepiere

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I Cugini di Campagna protestano, ma qui dovrebbero protestare quelli di Intimissimi.

Rivogliamo gli anni ’80:

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Ma ci andrebbero bene anche i ’90.

E dopo questa imperdibile performance, Damiano non ha resistito alla tentazione del politicamente corretto. Ancora meglio se in trasferta. “Quest’anno, in particolare, bisogna andar fieri del nostro Paese per i risultati raggiunti”, dice il frontman dei Maneskin. “Non solo da noi ma da tanti sportivi e da personalità della cultura. Peccato per i diritti civili, dove continuiamo a rimanere indietro. E invece per noi sarebbe stata la vittoria più importante”.

Quando finirà la musica, a Damiano rimarranno solo le mutande di pizzo.




16 pensieri su “Maneskin. Damiana sempre più trash: rappresentati da uno in calze, reggiseno e guepiere”

  1. Di cognome fa David. Non sarà forse giudeo?

    Comunque, gli artisti musicali o sedicenti tali, sono i primi servi del regime.

    1. Lo sospettavo anche io. E curiosando ne ho sentite di tutti i colori, persino che fosse in realtà un kosovaro col nome fasullo. Invece sua madre di cognome fa Scognamiglio quindi temo che al sinedrio non lo vedano esattamente come “uno di loro”. Di sicuro il successo istantaneo e i temi proposti lo rendono estremamente “sospetto”.

    2. In effetti hai pienamente ragione.Il mondo della cultura,della scuola,dello spettacolo è in mano al Pd.E se non fanno quello che gli viene detto non li fanno lavorare.

I commenti sono chiusi.