Dopo il rinvio a giudizio:
Saviano è andato fuori di testa.
Oggi sono stato rinviato a giudizio – querelato da Giorgia Meloni – per aver esercitato il diritto di critica, il dovere di chi liberamente pensa.#Meloni querela per intimidire, per ridurre al silenzio, ma io non mollo! pic.twitter.com/rfLCOwovx4
— Roberto Saviano (@robertosaviano) November 5, 2021
Ma per Saviano Meloni è una “persona che ha continuato a mentire, manipolando dati, diffondendo paure, parlando di invasione”. Per concludere che trova “ignobile e vergognoso” dover discutere dei salvataggi in mare mentre, bontà sua, si può aprire un dibattito sulla gestione dell’immigrazione.
“Non vi mollo”, dice Saviano rivolto al “mondo intorno alla Meloni”. La querela è “un trucco per intimidirmi”. “Continuerò a fare luce sulla propaganda razzista” che serve per fare “abbaiare la canea degli elettori delusi” (e così anche gli elettori di FdI sono insultati come “cani”). “Non molliamo”, promette Saviano all’acme del suo delirio di esaltazione, paragonandosi ai fratelli Rosselli perseguitati dal fascismo. “Da loro prendo l’espressione non mollare. Noi ci siamo – conclude rivolto ai sovranisti – vi osserviamo, vi raccontiamo, non vi permetteremo ancora a lungo la menzogna”.
E che fai, Saviano, ci mandi i tuoi amici di Gomorra? Se Vox avesse usato contro Letta un decimo dei termini che lei ha usato contro Salvini e Meloni, ci sarebbero già venuti a cercare. Senza trovarci, ma sarebbero venuti. Per non dire cosa sarebbe accaduto se avessimo definito scimmie gli elettori africani del Pd.
Comunque, noi siamo per depenalizzare l’insulto. Ci piace la rissa. Basta con queste sottilette che non reggono lo scontro verbale.
Chi pensa di “ripopolare” una regione già sovrappopolata come la Campania,da cui ne derivano anche i problemi occupazionali è davvero un cretino.
Morirà? Quando la lieta notizia?