Il 4 novembre Lamorgese firma per portare in Italia altri 1.200 invasori musulmani

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Governo italiano e le varie entità xenofile che gestiscono il business dell’accoglienza per Chiesa Spa hanno firmato un protocollo per portare in Italia qualche altro centinaio di musulmani dall’Afghanistan: 1.200 per l’esattezza. Oltre alle migliaia che ci portano da Africa e Libano. Sono i famigerati ‘corridoi umanitari’: i vescovi della Caritas hanno un corridoio molto largo a suon di accogliere.

«Proseguiamo nella positiva sperimentazione dei corridoi umanitari che, a partire dal 2017, hanno permesso alla Chiesa che è in Italia di farsi prossima a quanti necessitano di protezione internazionale. Grazie a Caritas Italiana, infatti, la Cei ha già contribuito ad offrire un’alternativa legale a oltre mille persone provenienti dall’Etiopia, dal Niger, dalla Turchia, dalla Giordania». Lo ha detto monsignor Stefano Russo, segretario generale della Cei, dopo la firma, oggi al Viminale, del Protocollo di intesa. «I corridoi umanitari – ja sottolineato monsignor Russo – rappresentano una via sicura per coloro che sono costretti a fuggire dalla propria terra e, allo stesso tempo, dimostrano che soggetti istituzionali, governativi e non, della società civile e religiosa possono cooperare fattivamente per trovare soluzioni concrete al dramma delle migrazioni. Per questo auspichiamo che quello dei corridoi umanitari diventi uno strumento strutturale di gestione delle politiche migratorie».

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«La presenza del ministro Lamorgese – ha commentato il presidente della Comunità di Sant’Egidio Marco Impagliazzo – sottolinea l’importanza di questo momento e il fatto che l’Italia è un paese dalla vocazione umanitaria. Sui corridoi umanitari – una best practice che tanti imitano e dovrebbero imitare – misuriamo la sinergia tra società civile e istituzioni. Questo protocollo nasce da un sentimento emerso nel popolo italiano ad agosto davanti alle immagini drammatiche provenienti da Kabul. Abbiamo voluto dare una risposta a chi era rimasto in Afghanistan e a chi era riuscito a raggiungere i paesi limitrofi. Dopo aver accolto 100 persone durante le evacuazioni, ci offriamo ora di accoglierne altre 200 con i corridoi umanitari, un sistema che permette, nella via della legalità, accoglienza e integrazione, una pratica innovativa per affrontare il fenomeno dell’immigrazione».

In Paresi seri come l’Ungheria sarebbero associazioni a delinquere. E Lamorgese laverebbe i piatti in qualche bordello di Budapest.

IL fatto che abbiano firmato una porcheria del genere il 4 novembre mette in evidenza tutto l’odio che nutrono per l’Italia.




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