IL VICINO MAROCCHINO IRROMPE IN CASA ARMATO DI COLTELLO E LA MASSACRA PER 10 EURO

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A Bologna, la città delle Sardine. Il migrante voleva dalla donna i soldi per comprarsi la droga.

Una donna presa a pugni e derubata di 10 euro, minacciata con un coltello da 30 centimetri. E’ successo nella notte fra sabato e domenica in zona via Enrico Mattei. Intorno alle 2.30 (ora legale) la Polizia ha ricevuto la chiamata di un condomino che segnalava delle urla di donna provenire dalla tromba delle scale. La volante si è subito recata sul posto e, al terzo piano dello stabile, ha trovato una donna spaventata e tumefatta nel volto che chiedeva aiuto dicendo che era stata aggredita e che l’aggressore si trovava ancora nel suo appartamento. Per lei, portata al Sant’Orsola, sette giorni di prognosi.

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E infatti l’intruso, che l’aveva malmenata e le aveva sottratto 10 euro, era dentro anche all’ingresso degli agenti, che lo hanno inseguito quendo si è calato dal balcone cercando una via di fuga. Una volta preso, è stato perquisito: addosso la banconota, ma non più la lama usata per le minacce.

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Il soggetto arrestato era un vicino di casa e l’aggressione è riconducibile a una richiesta di denaro che lo straniero voleva utilizzare per acquistare dello stupefacente. Il reo, marocchino del ’79, irregolare sul territorio e con precedenti per furto, maltrattamenti in famiglia e in materia di immigrazione, è stato arrestato per rapina aggravata, lesioni personali finalizzate alla rapina, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato, denunciato a piede libero per porto d’armi e oggetti atti ad offendere. Si trova in carcere.

I figli degli immigrati sono venuti a prendervi. Non pagheranno le vostre pensioni, organizzeranno i vostri funerali: a spese vostre.




3 pensieri su “IL VICINO MAROCCHINO IRROMPE IN CASA ARMATO DI COLTELLO E LA MASSACRA PER 10 EURO”

  1. “I figli degli immigrati sono venuti a prendervi. Non pagheranno le vostre pensioni, organizzeranno i vostri funerali: a spese vostre.”

    e defecheranno sulle tombe dei piddini ringraziandoli per essersi battuti per i loro diritti.

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