Sbarchi quintuplicati: mandiamoli nelle ville di Richard Gere

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Sbarchi, l’emergenza è una realtà che i numeri confermano. E il ministro Luciana Lamorgese dovrà farci i conti e far sapere al paese quali strategie intende mettere in atto. In tutto, dall’inizio dell’anno a ieri, ne sono arrivati il doppio rispetto al 2020: 52.665 contro 26.915.

In realtà sono quintuplicati rispetto al 2019, e decuplicati rispetto a prima di Lamorgese:

E mancano gli sbarchi delle ong che nei prossimi giorni scaricheranno centinaia di nuovi ospiti.

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“Ultimamente – scrive il giornale satirico La Stampa – la rotta preferita è quella orientale, prevalentemente dalla Turchia. Mentre da qui in passato provenivano piccole imbarcazioni, attualmente si assiste all’arrivo di pescherecci con oltre 300 persone a bordo. Ieri, a causa del maltempo, non si sono registrati sbarchi, ma nei due giorni precedenti tra Calabria e Sicilia sono giunte 1.097 persone, mentre altre 367 sono in attesa di farlo a bordo della GeoBarents di Medici Senza Frontiere”.

A Roccella Jonica, dove il sindaco si appella al governo perché non sa più dove mettere i migranti, nell’ultima settimana sono stati soccorsi e accompagnati sul molo del porto oltre 3.000 clandestini e la situazione nella nota località turistica reggina è al collasso. Qui l’altra notte sono arrivati in 70, nonostante le condizioni meteo avverse.

Il leghista Roberto Calderoli va all’attacco: “Tre settimane fa il direttore esecutivo dell’Agenzia europea Frontex, Fabrice Leggeri, in audizione dalla commissione Schengen, ha certificato 48mila arrivi di immigrati sulle coste italiane, o attraverso la rotta balcanica, nei primi nove mesi del 2021 e in questo mese di ottobre il trend non è diminuito, abbiamo centinaia di arrivi ogni giorno a Lampedusa. L’opinione pubblica rivolge la sua attenzione alla pandemia e alla crisi economica ad essa conseguente, la politica ha come priorità la salute dei cittadini e il rilancio economico”.

Tutto giusto – prosegue Calderoli – ma poi ci sono questi 50 mila immigrati arrivati che resteranno in Italia e a breve saranno un problema sociale. “Dove li metteremo? Come li manterremo? – si chiede Calderoli – Come possono sperare di inserirsi a livello lavorativo se abbiamo una disoccupazione generale al 10%? Facile fare i Richard Gere che fanno passerella sulle navi delle Ong, ma poi i Gere tornano a Hollywood e questi 50mila immigrati restano qui in Italia, a spese degli italiani, mica nella sua villa a Hollywood».




4 pensieri su “Sbarchi quintuplicati: mandiamoli nelle ville di Richard Gere”

  1. ma anche nelle ville dei multimiliardari kapo’ dell ReichStagPharmaken . lopolco , costae , bassettolo….ahi voja

I commenti sono chiusi.