Islamica lascia morire di sete bambina perché infedele: incatenate in cortile come un cane

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Una donna islamica con cittadinanz tedesca è stata condannata a dieci anni di carcere come ‘sposa dell’Isis’ e per aver lasciato morire di sete una bambina della minoranza yazida in Iraq.

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La donna, ora tornata in Germania e identificata solo come Jennifer W., è stata riconosciuta colpevole dal tribunale di Monaco di appartenenza a gruppo terroristico all’estero, aiuto e complicità in tentativo di omicidio, tentato crimine di guerra e crimini contro l’umanità.

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La trentenne, originaria della Bassa Sassonia, era partita per l’Iraq dopo aver aderito allo Stato Islamico. Secondo la procura federale non è intervenuta quando il marito jihadista ha incatenato una bambina yazida in un cortile in Iraq, lasciandola morire di sete. L’accusa aveva chiesto l’ergastolo, mentre la difesa aveva sostenuto una pena massima di due anni per appartenenza allo Stato Islamico.




9 pensieri su “Islamica lascia morire di sete bambina perché infedele: incatenate in cortile come un cane”

  1. Una t***a tedesca che “per amore” si è convertita all’Islam e agisce peggio di una qualsiasi ausiliaria delle SS nei lager.

    1. Prima della sua conversione all’Islam sarà stata sicuramente una buonista femminista e antirazzista.

      1. Sicuro, perché queste donne sono così malate e perverse che si contraddicono da sole. No al maschio dominante se è bianco e cristiano, ma viene accettato se invece è di altra razza e religione. Antirazzismo è sinonimo di autorazzismo, perché amano gli altri ma odiano sé stessi. Chi ha questi sentimenti fa semplicemente schifo e va ostracizzato dalla società.

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