I portuali triestini diffondono un nuovo comunicato in cui avvisano che la protesta va avanti. Ma diciamo le cose come stanno: vi sono tremate le gambe, come è anche lecito per chi non era preparato a qualcosa più grande di lui. Oggi poteva essere la spallata al regime, poteva anche essere un bagno di sangue. In entrambi i casi Draghi avrebbe avuto le ore contate.

La rivoluzione non è un pranzo di gala. Migliaia di patrioti, non solo italiani, erano pronti a marciare, pacifici, su Trieste. La loro voglia di libertà è stata tradita.