E’ una guerra demografica: donne incinte come bombe

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E’ in corso una grande guerra demografica, e la stiamo perdendo:

Sono tra noi: «Presto avremo ministri musulmani, non potete fermarci»

Il problema ‘afroislamico’ non si risolve ‘aiutandoli a casa loro’, anzi, questo è il modo migliore per ritrovarci più africani sui barconi. Come infatti hanno ormai evidenziato molteplici studi e ricerche, nonché l’evidenza dei fatti, sono i benestanti a mettersi in viaggio verso l’Europa: per venire a farsi mantenere, a delinquere o, comunque, diventare ricchi. I poveri non partono, perché non hanno soldi per partire.

Per entrare in Italia illegalmente attraverso la rotta balcanica, ad esempio, i clandestini pagano 3mila euro in contanti. E tra le migliaia che la percorrono ci sono anche tanti africani: che non fuggendo da alcuna guerra, non si fermano nel primo Paese in cui arrivano, ma cercano di arrivare dove sanno che saranno mantenuti. In Italia.

Il problema Africa si risolve in termini demografici. Lo ha compreso il generale Carlo Jean che in una recente intervista:

Il controllo delle nascite, a cui però si oppone non soltanto l’islam ma anche la Chiesa cattolica. Le misure igieniche e le medicine che abbiamo esportato in Africa hanno allungato le aspettative di vita e la mortalità infantile è crollata. Negli anni Cinquanta gli africani erano 200milioni, ora sono un miliardo e 200 milioni e, alle attuali condizioni di crescita, a fine secolo saranno più di 4miliardi. Se non c’è una misura di transizione demografica saranno un terzo dell’umanità. La Nigeria, ad esempio, nel 2050 conterà più popolazione dell’Unione europea, che facciamo?

I media e le ong non ci fanno vedere altro che ‘scheletrini’ famelici, è una situazione oggi quasi inesistente. Il problema, detto in modo utilitaristico (ma nella vita ciò che è utile al tuo gruppo diventa moralmente giusto), non è che muoiono troppi bambini, ma semmai che ne nascono troppi.

L’obesità è un problema in vaste regioni africane

Quindi il problema Africa si risolve con un “bombardamento di preservativi”, ancora meglio: con una politica di sterilizzazioni di massa volontarie sul modello indiano.

Andava fatto decenni fa, ma per colpa di Chiesa, ong e cazzari vari abbiamo inviato medicine senza preservativi.

E la vera minaccia alla nostra identità come popolo, non sono le bombe, ma le loro donne incinte.

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E quello che i media di distrazione di massa definiscono ‘razzismo’, altro non è che legittima difesa.

Respingere il diverso e amare il simile è l’istinto più profondo della natura. Ciò che ci ha permesso di non morire sugli alberi e di evolverci.

Come spesso abbiamo scritto, il “razzismo”, inteso come “preferenza per il simile rispetto al diverso”, è profondamente connaturato alla natura umana e animale.

L’ovvia ragione è da ricercarsi nell’evoluzione, e viene definita come “parochial evolution”: nel periodo pre-storico nel quale siamo evoluti, l’essere “aperti” e “disponibili verso gli estranei”, significava morire. Quindi i geni predisposti a quello che qualcuno definirebbe “antirazzismo naturale”, erano evolutivamente svantaggiosi e quindi, morendo con i loro “possessori”, non hanno lasciato eredi.

L’esagerata fiducia nell’altro è, invece, una malattia mentale. Qualcosa di innaturale.

Gli intellettuali raccontano un’Italia in preda all’odio e al razzismo. Non capiscono che la resistenza ai migranti non è il frutto della politica ma, piuttosto, totalmente istintiva. È l’emozione profonda di chi non ha intenzione di perdere la propria terra e le proprie radici. Di chi vuole conservare la propria identità e proteggere il futuro.

Mentre i cuckold hanno un piano per farsi sodomizzare:

Il piano del M5s, nero su bianco: “Sostituire vecchi italiani accogliendo migranti nelle nostre case”




4 pensieri su “E’ una guerra demografica: donne incinte come bombe”

  1. “Una di grano, una di badili e vanghe, una di preservativi ed una di pillole.”

    Si poteva fare prima, ma non l’hanno fatto perché conveniva si moltiplicassero come zanzare.
    Hanno usato come paravento persino motivazioni religiose pur di impedire la contraccezione in Africa.

  2. Blocco totale alle esportazioni di medicinali e materiali tecnologici all’Africa, un rapido ritorno al suo stato di natura. Il problema si sgonfierà in pochi decenni, il pianeta ringrazierà.

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