IL CONTAGIO TORNA A DILAGARE IN TUTTA EUROPA: VERSO NUOVO LOCKDOWN NONOSTANTE VACCINI

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In Europa e nel mondo preoccupano l’aumento di contagi e morti. Dalla Russia alla Gran Bretagna è infatti record di casi giornalieri, con lo spettro di nuove restrizioni e lockdown dietro l’angolo. Nonostante la propaganda dei vaccini. O forse proprio per questo, visto l’emerge di una nuova variante della variante.

Nel tentativo di arginare il contagio, a prendere provvedimenti nelle ultime ore è stato Putin che ha approvato un ‘mini lockdown’. E se la Gran Bretagna ‘resiste’ a nuove chiusure nonostante l’altissimo numero di casi, in Romania si registra un morto per Covid ogni 5 minuti mentre in Germania continua a crescere l’incidenza e in Francia, dopo un periodo di calo, l’epidemia si è stabilizzata.

La Gran Bretagna rischia intanto di ritrovarsi con 100mila contagi covid al giorno, con l’inverno imminente che rappresenta “la più grande minaccia”. Questo l’allarme lanciato dal ministro della Sanità. Nel Regno Unito i ricoveri a causa del Covid sono circa mille al giorno.

Soltanto ieri nel Paese sono stati 49.139 i nuovi casi e 179 i decessi per complicanze legate all’infezione. Lo hanno reso noto le autorità sanitarie locali. Gli ultimi dati mostrano che i casi sono aumentati del 17,2 per cento in una settimana, mentre i decessi sono aumentati del 21,1 per cento, sempre in una settimana.

Se non si agisce subito, l’allarme lanciato ieri dalla Sanità britannica, si rischia “una crisi profonda” nei prossimi 3 mesi. Da qui la richiesta al premier Boris Johnson di varare al più presto restrizioni anti-Covid prima che la situazione precipiti. Ma per ora il governo non ha nessuna intenzione di farlo. “Riteniamo che non sia il momento di passare al piano B”, ha commentato il ministro dell’Industria Kwasi Kwarteng, intervistato in proposito dalla ‘Bbc’. Come del resto ha spiegato un portavoce di Downing Street, che ha confermato l’esclusione di imporre un nuovo lockdown completo per contenere la diffusione del virus. Ma si sa come BJ cambi idea facilmente.

IN ROMANIA UN MORTO OGNI 5 MINUTI PER COVID

Un morto ogni cinque minuti. Accade in Romania a causa del coronavirus, come riferiscono i media locali, mentre il numero dei contagi e quello dei decessi ha registrato un nuovo record dallo scoppio della pandemia. Le autorità locali parlano di 423 decessi da martedì, 390 dei quali non erano vaccinati. Tra le vittime anche un sedicenne positivo al Covid-19, 232 uomini e 191 donne. Sono invece 17.158 i nuovi contagi, di cui 266 sono di pazienti reinfettati. Ad oggi, sono morte 43.039 persone a cui è stata diagnosticata l’infezione.

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Crescono intanto i contagi da coronavirus in Germania. Ieri le nuove infezioni sono state 17.015, contro le 11.903 di una settimana fa. L’incidenza su 7 giorni, indicatore prescelto nel Paese, è salita a 80.4 per 100.000 residenti, contro il 75,1 di martedì e il 65,4 di una settimana fa.

In Francia l’epidemia si è stabilizzata dopo un periodo di calo dei contagi. I nuovi casi di ieri sarebbero infatti in linea con quelli di martedì: 6.036 i nuovi contagi registrati e 21 decessi. Lo rende noto Santé France, aggiungendo che le persone ricoverate attualmente in ospedale sono 6.465. I malati in terapia intensiva sono 1.026.

E in Italia:

BOOM DI CONTAGI E RICOVERI IN ITALIA: +30% IN UNA SETTIMANA

Comparsa recentemente, la variante AY.4.2 è ancora poco conosciuta ma ha caratteristiche tali da far sospettare che sia molto probabilmente più aggressiva rispetto alla Delta, della quale è una sorta di discendente diretta ed è indicata con la sigla B.1.617.2.4.2. Al momento sono 1.860 le sequenze genetiche di questa nuova variante depositate nella banca internazionale Gisaid.

Analizzandole, gli esperti del Ceinge-Biotecnologie avanzate di Napoli, hanno visto che per la maggior parte provengono dalla Gran Bretagna, il Paese che primo l’ha individuata grazie al suo massiccio programma di sequenziamento. I pochi casi restanti sono stati segnalati da una decina di Paesi, tutti europei, e fra questi c’è anche l’Italia. Qui al momento i casi segnalati nelle sequenze depositate sono nove e sono stati identificati fra settembre e ottobre.

A contraddistinguere la variante AY.4.2 sono due mutazioni, entrambe presenti nella proteina Spike che il virus utilizza per aggredire le cellule. Una mutazione, nota per essere apparsa più volte nella variante Delta, si chiama A222V, l’altra è la Y145H. «Quanto queste mutazioni nella Spike possano incidere sulla maggiore aggressività è da definire», osserva Zollo. L’ipotesi di alcuni ricercatori britannici, come Jeffrey Barrett del Wellcome Sanger Institute di Cambridge e Francois Balloux dell’University College di Londra, è la nuova variante possa essere dal 10% al 15% più aggressiva della Delta. «I dati non sono ancora sufficienti per poter trarre conclusioni», osserva Zollo. Quello che invece è chiaro fin da adesso è che le possibili azioni per contrastare eventuali varianti in grado di sfuggire ai vaccini sono almeno due: la prima potrebbe portare a farmaci in grado di bloccare l’ingresso del virus nelle cellule; la seconda punta a generare nuovi antivirali che blocchino la replicazione del virus nelle cellule».




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