Secondo #Landini, l'idea della proprietà privata genera la violenza sulle donne.
Grazie @dali__dd per questa perla. pic.twitter.com/bG0a0vejk1
— Francesca Totolo 2 (@fratotolo2) October 21, 2021
Cosa ha detto Landini? Ecco la sua frase: «Dobbiamo fare un salto culturale. In particolare noi uomini, perché questo è il Paese delle differenze che aumentano tra uomini e donne, ma questo è il Paese in cui anche durante la pandemia, sono aumentate le violenze contro le donne, e la vogliamo dire in italiano, senza girarci intorno: la violenza contro le donne la fanno gli uomini, e se ci pensate qui c’è un punto fondamentale. Quando un uomo arriva a fare una violenza contro una donna, nella sua testa malata, ha l’idea di essere lui proprietario della vita di un’altra persona. Provate a pensare che danni può creare l’idea della proprietà privata: le persone non sono proprietà di nessuno».
Insomma, siccome gli immigrati ammazzano le donne – in Italia è così, lo dicono i dati – bisogna eliminare la proprietà privata.
L’eliminazione della proprietà privata è un obiettivo che questi sindacati condividono con l’agenda globalista. Nel loro mondo futuro, a parte loro, gli altri devono condividere tutto. Perché se tutti condividono tutto – e in questo contesto si situa anche il nomadismo sessuale – allora nessuno ha qualcosa per cui combattere. E diventa il suddito perfetto.
Roma ha iniziato a crollare quando il latifondo ha sostituito la piccola proprietà terriera, perché il soldato combatte con più forza quando ha qualcosa di suo da difendere.
E i Landisei pensarono che abolendo la privata proprietà, avrebbero eliminato la violenza dal mondo.
Gerusalemme li travolse con la stessa violenza distruggendo loro assieme alle loro sedi. Gli ignari tesserati dovettero segnare gli usci delle loro case intungendo i pennelli nel sangue piddino affinché la furia dell’angelo vendicatore non portasse via i loro primigeniti.
Dalla lettera di Antani ai romani. Salmo (vattelappesca)