Ufficiale: Ong riforniscono mafia nigeriana di spacciatori e prostitute, c’è la sentenza

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E’ arrivata la condanna a 136 anni di reclusione complessivi per gli 11 nigeriani accusati di gestire una tratta internazionale di giovani e giovanissime donne, ridotte in schiavitù e costrette a prostituirsi in condizioni disumane:

Catania, 136 anni di carcere agli undici nigeriani per tratta di essere umani e sfruttamento della prostituzione

Il processo è stato celebrato con rito immediato al termine dell’operazione Promise land, «terra promessa», durata più di un anno ed eseguita dalla squadra mobile di Catania contro un’organizzazione di immigrati nigeriani.

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La pena più pesante, di 20 anni di reclusione, è andata a Osazee Obaswon, 34 anni, detto Ozes, ritenuto il capo dell’organizzazione.

L’organizzazione operava in varie regioni d’Italia: la squadra mobile aveva eseguito arresti in Sicilia, Piemonte e Veneto, il 12 giugno del 2020, nel corso di un maxi blitz. Il sodalizio criminoso operava attraverso cellule presenti in Nigeria, Italia, Libia ed altri Paesi europei, specializzandosi nel traffico di esseri umani, per la gran parte prostitute.

La prima vittima a collaborare con le forze dell’ordine è stata una minorenne, giunta a Catania il 7 aprile del 2017 insieme ad altri 433 clandestini con la nave Aquarius Di Sos Mediterranèe. E questo la dice lunga sul destino riservato a molti degli immigrati «salvati» dalle Ong, dedite a scaricarci esseri umani entro i confini ma totalmente disinteressate alle loro sorti una volta tornate in mare a recuperare clandestini.

Grazie alla testimonianza della minore, gli inquirenti sono riusciti a ricostruire l’attività dei nigeriani, che in otto mesi avrebbero mosso la ragguardevole cifra di un milione e 200mila euro attraverso carte di credito Postepay. Le vittime venivano adescate e ingannate con la promessa di una vita migliore: giunte in Italia scoprivano di dover restituire somme dai 25 mila ai 30 mila euro ciascuna e prima della partenza dall’Africa venivano minacciate con riti juju.

Le ong riforniscono la mafia nigeriana di prostitute e spacciatori. Le ong sono organizzazioni criminali che operano con la copertura di Stati stranieri con lo scopo di destabilizzare la società italiana. E la connivenza di cellule straniere annidate nei partiti ‘italiani’.




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