Con una mail inviata al sindaco di Lampedusa, l’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente ha avanzato richiesta ufficiale di adozione per Dina la pecora clandestina sbarcata sabato scorso sulla spiaggia di Lampedusa, proveniente dalla Libia su un barcone assieme a 13 clandestini di origine marocchina.
Come si legge in una nota dell’associazione animalista Aidaa: “Siamo pronti ad adottare a termini di legge la pecora, per la quale abbiamo già trovato la sistemazione. Andrà a vivere insieme ad altre pecore salvate dal macello in uno spazio appositamente attrezzato e per il quale abbiamo già avviato anche le pratiche di assistenza veterinaria a Spadafora in provincia di Messina”. Ora si attende la risposta del sindaco di Lampedusa.
Ovviamente è bene che rimanga in Italia, visto quello che avrà passato coi 13 clandestini sul barcone. E comunque mostra tutta l’incapacità di Lamorgese: non riesce nemmeno ad espellere una pecora, tra l’altro inutile anche per Morisi.
Quello che preoccupa è il precedente: ora tutti i marocchini potrebbero chiedere il ricongiungimento famliare.
No, teniamo la pecora, se volete la posso adottare io, ho spazio in campagna e la carne ovina non mi piace, quon non le succede nulla . 🤭I suoi padroni fuori dagli elettroni. 😤
Perché l’hanno chiamata Dina? È un nome biblico.