Massacrata a pugni e spinta giù dalle scale: italiana gravissima dopo pestaggio a stazione

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Il caso ci ricorda terribilmente quello dell’immigrato di Berlino (foto).

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E’ stata picchiata brutalmente e scaraventata giù dalle scale della stazione ferroviaria in mezzo ai passanti rimasti attoniti. La violenta aggressione a scopo di rapina è avvenuta martedì sera all’interno della stazione centrale, poco prima delle 20. A farne le spese una donna di 62 anni, residente a Montemurlo, che si stava recando ai binari per prendere il treno verso Firenze.

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La vittima è ricoverata all’ospedale con un’emorragia alla testa, un occhio nero e uno zigomo spaccato. E’ stato un pestaggio in piena regola: la donna è in gravissime condizioni tanto che i medici stanno valutando il trasferimento all’ospedale di Careggi per sottoporla a un intervento chirurgico alla testa. A raccontare il brutto episodio è il compagno, Sandro Ciardi, 63 anni, sconvolto per quello che è accaduto. “La mia compagna si era recata alla stazione con il bus preso a Montemurlo dove abitiamo – ha detto l’uomo in mezzo alle lacrime –. Io ero rimasto a casa mentre lei voleva andare a trovare alcuni amici a Firenze. E’ arrivata alla stazione centrale e ha fatto il biglietto nell’atrio, poi si è incamminata verso i binari prendendo le scale. Mentre era a metà della salita è stata aggredita alle spalle da un uomo che l’ha presa a pugni in faccia e ha tentato di strapparle la borsa. La mia compagna ha opposto resistenza e si è messa a gridare chiamando aiuto. L’aggressore, a quel punto, l’ha spintonata facendola cadere all’indietro. E’ rotolata giù sbattendo la testa sulla scalinata”. La sessantenne prima di perdere conoscenza per il trauma ha fatto a tempo a comunicare il numero di telefono di Ciardi a un agente fuori servizio che l’ha subito soccorsa. La donna è stata portata in ospedale in gravissime condizioni.

«Sono stato avvisato per telefono da questo agente – prosegue Ciardi – L’aggressore è scappato perché la gente si è messa a urlare per la paura. La mia compagna non è stata in grado di raccontare quello che è accaduto. Si ricorda solo di essere stata strattonata. Guardandola in faccia è palese che è stata pestata a sangue: ha un occhio nero e lo zigomo rotto. Ma quello che mi preoccupa di più sono le sue condizioni neurologiche a causa dell’emorragia. Parla a monosillabi e ha lo sguardo perso nel vuoto. Quell’uomo è pericoloso, l’avrebbe potuta ammazzare, c’è davvero mancato poco”. L’aggressore indossava un cappello, gli occhiali da sole e la mascherina. “Sarà difficile individuarlo – conclude Ciardi – anche se ci sono molte telecamere che hanno ripreso tutta la scena”.




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