Lucano, così il boss di Riace e i suoi si sparivano i soldi con le coop – AUDIO CHOC

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Ecco il vero Mimmo Lucano. Dalle intercettazioni ambientali emerge il sistema di spartizione dei soldi destinati allo Sprar nel comune di Riace, vergognoso. Un’organizzazione criminale per la quale il boss di Riace è stato condannato a 13 anni di carcere.

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Associazioni e cooperative oliavano il sistema Riace, la macchina guidata da Mimmo Lucano che secondo la sentenza serviva a distrarre i proventi destinati all’accoglienza per fini personali.

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L’audio rivela uno dei tanti momenti in cui l’ex sindaco di Riace – deus ex machina del sistema – non solo tenta di far quadrare i conti, ma distribuisce idealmente fette di utili da destinare a questo o a quell’altro sodale.
In questo contesto viene nominata l’associazione di Protezione civile (SS Medici, rif: I padroni di Riace). Qui era stanziale “Luca” (Musuraca) che – si ascolta nello stralcio di intercettazione – era chiamato a spartirsi le entrate con Antonio (Tonino) Petrolo, l’interlocutore di Lucano. “Quando ce l’avevate insieme con Luca per quel mese di giugno – dice l’ex sindaco di Riace – dovete vedere com’è la ripartizione. Insomma, tu prendi 200mila euro mó (…) dovete stabilire la quota parte”.

Nemmeno uno appena si esprime come Lucano. Già solo per come storpia l’italiano andrebbe messo in carcere.




2 pensieri su “Lucano, così il boss di Riace e i suoi si sparivano i soldi con le coop – AUDIO CHOC”

  1. Peccato che sia troppo lungo, altrimenti lo metterei come suoneria del cellulare, andrei ad una delle feste del PDI e mi farei chiamare spesso. 🤭

I commenti sono chiusi.