Così Erdogan li manda dalla Turchia. E i nostri presunti militari, invece di respingerli, ce li portano a casa.
Nuovo sbarco di clandestini nella Locride, il terzo negli ultimi tre giorni. Sono 56 i clandestini di varie nazionalità e tutti di sesso maschile arrivati nel Porto di Roccella Ionica a seguito di una operazione di servizio di ‘controllo’ in mare compiuta dai militari della Guardia di Finanza del Roan di Vibo Valentia e della sezione aeronavale di Messina.
Prima di essere individuati a circa 12 miglia dalla costa calabra, gli invasori islamici si trovavano a bordo di una barca a vela di piccole dimensioni.
Sono stati condotti nel Porto di Roccella Ionica assieme alla barca a vela sulla quale viaggiavano. A
Tra mercoledì e giovedì nella cittadina della Locride, erano già giunti altri 186 clandestini.
Con l’arrivo di oggi è salito a 36 il totale degli sbarchi (32 solo a Roccella Ionica) che finora si sono finora verificati nel solo tratto di costa della Locride negli ultimi tre mesi e mezzo.
Coglioni noi che non li bombardiamo.
Queste barche a vela dovrebbero essere intercettate e i clandestini dovrebbero essere portati in Albania, in carceri in attesa dell’espulsione.
Attualmente l’Albania è uno stato cliente della Turchia, la quale ne gestisce le forze armate e dell’ordine. Deve tornare a gravitare attorno all’Italia.
Bisogna riaprire la base della Marina Militare di Saseno (chiusa nel 2009).