Sono noti per avere accolto anche i terroristi della strage islamica a Parigi. Ma gestiscono gli sbarchi a Lampedusa. E vogliono raddoppiare:
Stella Egidi, responsabile medico di Msf che ha avviato il progetto di Lampedusa, nel rilanciare proposte e intenzioni della Ong, rileva come l’organizzazione abbia «operato anche all’interno dell’hotspot dove sovraffollamento. Estrema promiscuità. E scarse condizioni igieniche, rappresentano un fattore aggravante delle condizioni di salute, fisica o mentale, delle persone appena approdate sull’isola». Una situazione di crisi endemica che, va da sé, si riflette a specchio sui residenti chiamati all’accoglienza coatta da tanto, troppo tempo. Criticità che ora, il progetto della Ong, rischia di elevare all’ennesima potenza. Proponendo non un argine di contenimento alla situazione, ma il suo raddoppio.
Un progetto, quello di Medici senza frontiere, che sfida la pazienza dei lampedusani. Attilio Lucia, dirigente locale della Lega: «Da 35 anni combattiamo contro questa invasione. Le Ong devono capire che se ne devono andare dall’isola, il governo deve intervenire per bloccare gli sbarchi e creare invece le strutture necessarie a noi lampedusani. Il sindaco Totò Martello vuole continuare ad appoggiare questa follia?».
Concludendo con un sos rivolto al governatore della Sicilia e al numero uno del Carroccio, Matteo Salvini: «Voglio fare un appello al governatore della Sicilia Nello Musumeci affinché si decida a fare qualcosa e l’isola possa tornare a vivere di turismo e pesca. E a Matteo Salvini affinché venga a Lampedusa. Gli faremo vedere in che condizioni siamo costretti ad andare avanti. Medici senza frontiere – conclude Lucia – la smetta di farsi propaganda sulle spalle dei migranti»…