Morisi, Salvini: “Io al citofono? Lì spacciatori poi arrestati, chi consuma va aiutato”

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Matteo Salvini, il caso Luca Morisi indagato per droga e la citofonata alla palazzina di Bologna abitata da una famiglia di noti spacciatori nordafricani che vide protagonista lo stesso leader della Lega.

“Quelli – spiega il leghista ospite di ‘Oggi è un altro giorno’ su Rai1 parlando dell’episodio – erano spacciatori, infatti sono stati arrestati. Chi vende droga vende morte, chi la consuma sbaglia e va aiutato e capito”, detto rispondendo a chi fa un parallelo con la vicenda.

“L’ho saputo con voi del caso Morisi – continua Salvini -. Non c’è reato, son problemi che riguardano la vita privata, di una persona”.

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“Comunque – ha sottolineato ancora il leader della Lega – chi spaccia droga è un criminale chi la usa va curato”. Per il numero uno del Carroccio, “stanno imbastendo un processo politico contro la Lega, è surreale… E’ un attacco gratuito alla Lega a cinque giorni dal voto”, dice.

D’accordo. Metodo Duterte per gli spacciatori e cura coatta a San Patrignano per i drogati.

La ‘sinistra’ difende lo spaccio paragonando un deficiente che pippa con gli africani da lei traghettati in Italia che uccidono ragazzini.

Salvini ha ragione a definirla una ‘vicenda privata’, ma il privato di un politico è pubblico quando cozza con la linea del partito di cui è membro. Nel Pd sarebbe stato, invece, normale, la differenza è tutta qui. La differenza tra un partito che difende lo spaccio e un altro che si trova in casa un drogato.




16 pensieri su “Morisi, Salvini: “Io al citofono? Lì spacciatori poi arrestati, chi consuma va aiutato””

  1. Io sono per il baratto delle domande.
    In cambio della risposta se sono vacconato, chiedo all’interlocutore quando è stata l’ultima volta che ha fatto sesso.
    E mi permetto pure di esprimere giudizi.

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