L’immigrato, durante una lite con una donna, ha prima brutalmente ucciso a mani nude il cane della vittima, per poi aggredirla, trascinarla nella propria auto e allontanarsi dalla zona.
La donna, terrorizzata, minacciata di violenza sessuale e di morte, è riuscita a lanciarsi fuori dal veicolo in corsa.
Vista la scena, un militare del reparto territoriale di Aprilia, libero dal servizio e a bordo della propria autovettura privata, ha prestato immediato soccorso alla donna.
Dopo essersi qualificato come carabiniere, anche il militare è stato aggredito dall’immigrato e colpito al torace e al capo dall’aggressore che si è di nuovo dato alla fuga a bordo della propria autovettura. Il militare dopo aver allertato la centrale operativa, e supportato da un altro collega sopraggiunto, è comunque riuscito a raggiungere e bloccare e arrestare l’assassino.
L’uccisione di un cane o un gatto deve essere punita con molti anni di carcere. Se avesse ucciso il mio io avrei ucciso lui. E sarebbe stata cosa buona e giusta.
Vox!! Dacci la nazionalità di questa bestia, ma la vera domanda è che cazzo ci faceva la donna italiana e con un cane in compagnia di questo essere?
Bulgaro. Non si sa nulla di altro del contesto.
Si dice che il secondo gruppo etnico più grande ad essere messo nei campi di concentramento dopo gli ebrei erano gli zingari.
Forse era vittima casuale, perché l’articolo dice con una donna e non la donna con lui.