Si tuffa nel fiume per salvarsi dall’africano che la vuole stuprare

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Si è tuffata nel torrente che scorreva sotto di lei pur di sfuggire all’immigrato che la voleva stuprare. A cosa ci siamo ridotti.

Così una giovane donna italiana di 36 anni di San Lazzaro di Savena, un comune di poco più di 30mila abitanti della città metropolitana di Bologna, è sfuggita all’aggressore.

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La donna si trovava tranquillamente a passeggiare all’interno del parco che costeggia il torrente Idice (nella frazione di Castel dè Britti) quando all’improvviso si è trovata davanti un energumeno africano molto alto sulla trentina: ha afferrato la ragazza per la felpa e ha tentato di tapparle la bocca con la mano, per evitare che la 36enne si mettesse a strillare.

Terrorizzata e temendo il peggio la vittima della brutale aggressione ha iniziato a divincolarsi con veemenza, nel disperato tentativo di sfuggire all’orco africano.

Dopo una serie di tentativi è riuscita effettivamente a liberarsi dalla presa del suo aggressore e ha iniziato a correre in direzione del corso d’acqua, tuffandosi senza pensarci due volte e tentando così di mettersi al sicuro. La mossa estrema è risultata essere particolarmente felice perché, come sapete, gli africani temono l’acqua più della polizia.

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Così lo straniero ha desistito dai suoi brutali propositi, facendo perdere le sue tracce fra gli alberi del parco.

Sentendosi ormai al sicuro per la donna uscire dal torrente è stato piuttosto facile, grazie alla scarsità di precipitazioni dell’ultimo periodo che teneva il livello dell’acqua piuttosto basso e la corrente minima. Da qui, ancora terrorizzata e fradicia, ha chiamato il 118 chiedendo l’immediato invio di un’ambulanza. Sul posto sono giunti immediatamente sia i sanitari che i carabinieri della stazione di San Lazzaro. I primi hanno prestato immediato soccorso alla vittima, riscontrando solo tanta comprensibile paura ma fortunatamente nessuna ferita o trauma degni di nota. I militari invece, dopo aver raccolto un’accurata descrizione dello straniero, si sono messi immediatamente sulle sue tracce.

Ieri mattina, rinfrancata e riposata, la 36enne si è recata personalmente in caserma per sporgere formale denuncia nei confronti del suo assalitore. Nel frattempo la notizia dell’aggressione si è diffusa a macchia d’olio in tutta la piccola frazione bolognese gettando i suoi abitanti nel panico perché l’orco, almeno per il momento, non è ancora stato scovato dai carabinieri. I militari stanno battendo palmo a palmo la zona, forti della descrizione minuziosa del ricercato fornita dalla sua vittima.

Sarà uno dei tanti figli di Lamorgese.




8 pensieri su “Si tuffa nel fiume per salvarsi dall’africano che la vuole stuprare”

  1. Se fosse stata in grado di tirarlo sott’acqua e lo faceva affogare ne levava uno dall’italia…..

I commenti sono chiusi.