Nei prossimi giorni a Milano il sindaco Beppe Sala e Carola Rackete parleranno di ambiente. L’amico dei terroristi afroislamici spacciati per rapper, noti per avere guidato l’assalto armati di spranga alle forze dell’ordine, e la traghettatrice di terroristi nota per avere speronato una motovedetta italiana.
“Con la scusa di parlare di ambiente, il sindaco uscente e la sinistra che lo sostiene chiamano in soccorso la ‘capitana’ che speronò la guardia di finanza per portare una nave di clandestini in Italia, oltre a essere poi arrestata in Germania”, ha dichiarato in una nota Silvia Sardone, consigliere comunale della Lega ed europarlamentare, che definisce la Rackete “idolo della sinistra radicale e degli antagonisti dei centri sociali”. Basta dare uno sguardo alle cronache per ricordarsi chi sia Carola Rackete, che nel 2019 ha prima forzato un blocco navale per poi speronare una motovedetta della guardia di finanza. La stessa Carola Rackete che in tv ha attaccato Matteo Salvini e che è stata arrestata in Germania.
“Si stanno schierando apertamente dalla parte di chi favorisce l’immigrazione irregolare: una gravità enorme”. Quella dei centri sociali di Milano è un’annosa questione che ancora non ha trovato soluzione. Sono tanti in città e agiscono pressoché indisturbati ai confini della legalità, come mostrato di recente anche in un servizio di Quarta Repubblica. Mentre, per esempio, in tutta Italia le discoteche e i locali da ballo non possono ancora aprire, loro hanno liberamente organizzato concerti con tantissime persone accalcate e danzanti. Inoltre, nei loro punti di ristoro, sembra non sia nemmeno necessario esibire il Green pass per entrare, come invece avviene ovunque in Italia, anche nelle mense aziendali.
“Capiamo che Sala voglia raccattare voti anche nel bacino dell’estrema sinistra, ci ha già abituato coi delinquenti abusivi dei centri sociali, ma a tutto c’è un limite”, prosegue Silvia Sardone, che poi conclude: “Tutta Italia si ricorda la vicenda che vide implicata Carola Rackete: una sfida aperta allo Stato italiano e uno scontro diretto con le nostre forze dell’ordine. Come può un sindaco di una città come Milano strizzare l’occhio a un personaggio del genere?”.
Se solo presentaste dei candidati sindaco meno deficienti dal punto di vista politico, ed anche evolutivo-estetico, questo farebbe al massimo il sindaco di casa sua.
Mentre che erano tutti radunati, 10 in un colpo solo.
Sala fa bene a chiamare Carola, questo serve per fare affondare il partito e l’élite che rappresenta.