Sgozzati sul bus di Rimini, la vittima italiana: “Mi teneva ferma per il collo e mi colpiva”

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“L’ho visto arrivare dalla mia sinistra, mi ha afferrato per il collo, tenendomi ferma, poi ha iniziato a colpirmi. Sono rimasta lì, paralizzata, finché non è scappato”.

È questo il racconto choc fatto agli agenti della questura dalla 27enne di Pesaro che, sabato scorso poco dopo le 19, è stata aggredita in viale Oliveti, a Miramare, dal 26enne Somane Duula, il richiedente asilo somalo che ha seminato il panico sul lungomare di Rimini, ferendo cinque persone, incluse quattro donne e un bambino di 6 anni.

Tra le persone incontrate da Duula durante la sua folle fuga, proseguita per quasi quattro chilometri e culminata con l’arresto da parte della Polizia, c’è anche una giovane pesarese, che per fortuna ha riportato solamente delle ferite di lievissima entità. Per lei sono stati comunque momenti di puro terrore. A quell’ora la 27enne si trovava alla fermata di Rimini-Miramare, e stava aspettando il treno che l’avrebbe riportata a Pesaro. A un tratto, girandosi a sinistra, avrebbe visto sbucare fuori l’accoltellatore. “Procedeva seguendo la linea gialla sulla banchina” avrebbe riferito ai poliziotti. L’uomo si sarebbe avvicinato molto rapidamente, cogliendola totalmente di sorpresa.

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“Dopo avermi immobilizzata, ha cominciato a colpirmi al centro del collo. Ero sotto choc, e non ho capito bene cosa stesse usando in quel momento, se quello che aveva in mano fosse un coltello o altro. Ho cercato di liberarmi, ma lui era più alto di me, e non ce l’ho fatta”.

Le persone attorno a lei, di fronte alla scena, hanno iniziato a gridare e a quel punto il richiedente asilo si è allontanato in direzione. A quel punto la 27enne è stata soccorsa da un passante, che l’ha accompagnata in bagno a lavare la ferita. Al momento gli inquirenti non hanno ancora appurato se Duula l’abbia colpita con uno dei coltelli da macellaio che portava con sé oppure con un altro oggetto. La ragazza, comunque, se l’è cavata con quattro giorni di prognosi e un taglio all’altezza del collo.

Voleva sgozzarla. Vogliono sgozzarci.




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